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Chris Moorman story: dal bridge al freeroll della svolta fino ai $13,4 milioni incassati negli MTT online

La storia di Chris Moorman è forse lo spot perfetto per promuovere il fascino e la bellezza del poker online. Si tratta forse del giocatore di MTT online più vincente degli ultimi 10 anni, considerando i 13,4 milioni di dollari incassati in vincite online (cifra lorda, purtroppo non abbiamo a disposizione dati sul netto), 25 Triple Crowns, per 13 volte è stato numero uno nel ranking mondiale (autorevole classifica pubblicata ogni settimana da PocketFives).

Anche nel live i risultati sono notevoli (ma non così straordiari come negli mtt online), con 4,4 milioni di dollari assicurati e in bacheca forse uno dei titoli più prestigiosi e difficili da conquistare: il WPT Los Angeles Poker Classic Main Event, vinto nel 2014 contro uno dei field più duri in assoluto (pensieri e parole di Daniel Negreanu).

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Ma lo sapevate che Moorman1 era un giocatore professionale di bridge da ragazzino? Quando frequentava invece l’Università dell’Essex era diventato un fenomeno a biliardo, ma mai si sarebbe immaginato di diventare uno dei top player mondiali nel poker.

Nel 2005, appena tornato da un torneo universitario di biliardo, con i suoi compagni di appartamento, per puro caso videro una pubblicità di Victor Chandler Poker che promuoveva un freeroll su un giornale studentesco. I ragazzi strinsero un patto: avrebbero cercato di imparare insieme il gioco per partecipare a quel torneo, senza depositare una sterlina.

Chris Moorman, baciato dalla dea bendata, riuscì ad arrivare secondo, incassando circa 100 sterline che diventeranno il bankroll iniziale di uno dei giocatori più vincenti della storia del poker online.

“Non sapevo neanche cosa fosse il poker – ammette in un’intervista a PokerNews –. Non avevo idea del gioco, ma la fortuna stava girando dalla mia parte. Mi entravano tutte le carte. Così, con gli amici, avevamo deciso ogni settimana di partecipare a quel freeroll. Abbiamo studiato le regole su internet ed eravamo d’accordo di non depositare nulla per non essere visti come giocatori d’azzardo”.

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Moorman inizia a giocare ai sit and go senza risultati favorevoli, poi passa ai micro limiti nel cash game, 0,05$-0,10$ ed ottiene un discreto successo. La verità è che la fortuna continua ad accompagnarlo.

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Vince somme simboliche ma con un win rate importante. “Non sapevo cosa stessi facendo in realtà, le carte giravano solo a mio favore. Mettevo tutto dentro ed ero convinto che la strategia funzionasse”. Altro poker, altri tempi.

L’inglese entra in una fase di continui sali e scendi, rischia di perdere quasi tutte le 100 sterline incassate dal freeroll, poi le rivince, fino a quando non si convince di fermarsi per una settimana. “Avevo capito che stavo giocando molto male”.

Inizia a documentarsi e studiare, va a caccia di bonus e promozioni per rafforzare il suo piccolo bankroll ma il cash game su Victor Chandler è il suo pane quotidiano. Una palestra importante.

“Mi divertivo ma mai avrei pensato di diventare un giocatore professionista. Il mio sogno era quello essere un tester di video games, per scrivere recensioni per riviste specializzate”. Ma il destino gli aveva riservato una strada diversa: “quando ho iniziato a guadagnare 100 dollari in un paio d’ore di gioco ho capito…”.

Incontra i suoi mentori David Gent e Paul Foltyn ed arriva la svolta, cambia gioco, diventa più aggressivo ai tavoli e le sue percentuali di vincita aumentano. Passa così ai giochi 1$/2$, fa tanta esperienza nel cash game e questo gli consentirà poi di diventare molto forte negli MTT nel gioco post flop.

Da Victor Chandler passerà a confrontarsi con i giocatori più forti del mondo su PokerStars e Full Tilt. Grazie ad un amico riuscirà a settare Poker Tracker e con l’uso di software di supporto, Moorman capirà di aver intrapreso la strada giusta, una strada lastricata d’oro.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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