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Come ci si sente ad essere una celebrità del poker?

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Venire fermati in strada per un selfie, firmare autografi quando si è di fretta, essere riconosciuti anche quando si preferisce rimanere in incognito: dura la vita delle celebrità del poker! Oppure non più di tanto? Chiedere per conferma a Daniel Negreanu, Phil Hellmuth, Liv Boeree e Vicky Coren.

"Essere riconosciuti è bellissimo, sicuramente è una cosa divertente - attacca la Boeree - Spesso la gente mi ferma e mi dice che è contenta di conoscermi e mi chiede una foto. Io rimango sempre me stessa: se chiedete ai miei amici o alla mia famiglia, vi diranno che sono sempre la stessa fessacchiotta con tutti!".

Anche la Coren non è cambiata, nonostante la notorietà, anche se per certi versi questo non è sempre un bene: "Penso che il fatto di essere famosa non mi abbia cambiato… ma avrebbe dovuto! A volte non mi rendo conto e sbraito contro le persone, solo perché magari mi hanno toccato la spalla perché vogliono fermarmi".

Il Poker Brat inizia dando fiato al suo ego: "Se mi considero una celebrità? Firmo autografi in qualsiasi caffetteria in cui mi trovo, in giro per il mondo". Poi però fa un bagno d'umiltà: "Credo che mi riconoscano perché sono alto e vesto di nero. Si accorgono di me e pensano 'ah, ma quello io lo conosco, è sempre in tv: è Phil qualcosa!'. Però è molto bello".

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Il Kid Poker, invece, risponde con filosofia (che lo yoga lo stia trasformando in un guru?): "A volte cammino per strada e mi fermano: questo mi ricorda gli obiettivi che ho raggiunto nella mia vita. Però la cosa non mi definisce come persona: è semplicemente un aspetto della nostra cultura".

Ecco il video targato PokerStars con le risposte dei quattro campioni:

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