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L'Open Face Chinese è una variante che sta guadagnando rapidamente molta popolarità, tra gli amanti del poker. Sand Farnia, ex tournament director oggi dealer in Florida, spiega come organizzare un torneo di questa disciplina. Perché c'è un modo giusto e un modo sbagliato, a quanto pare.
Secondo Farnia, purtroppo il modo sbagliato sta prendendo sempre più piede. "Le regole dei tornei di poker sono fatte per creare una battaglia equa. Si parte tutti nelle stesse condizioni. Sono regole che servono all'integrità del gioco. Sarebbe folle se i bui salissero più velocemente in un tavolo rispetto ad un altro. Ma è proprio ciò che sta succedendo nei tornei di OFC".
Nell'Open Face Chinese, il numero di giocatori seduti al tavolo è un moltiplicatore del livello dei "bui" (in realtà non esistono bui nell'OFC, sono chiamati semplicemente livelli). Per esempio, chi fa foul in un tavolo di heads-up si becca almeno 6 punti. Ma con 3 giocatori, quel foul ne vale almeno 12. In pratica si paga il doppio per gli errori, ma si guadagna il doppio quando si vince.
In un torneo di OFC multi-table, se c'è un tavolo con 3 giocatori e un altro con 2, questi tavoli in pratica stanno usando livelli diversi, a causa del moltiplicatore. Sarebbe come avere un torneo di Texas Hold'em in cui un tavolo è al livello 100/200 e l'altro a 200/400. L'integrità del gioco viene distrutta, in questo modo.
E non è finita qui. "La cosa peggiore è la nuova tendenza a sistemare 4 giocatori al tavolo col bottone che va in sit out - continua Farnia - Questa regola è la cosa peggiore che sia mai capitata nei tornei di OFC. La regola dice che la persona di bottone va in sit out, cosa che permette a 4 giocatori di partecipare a una partita da 3. Però, se un giocatore è in Fantasyland (uno speciale bonus dell'OFC, ndr), il bottone non ruota e lo stesso giocatore rimane in sit out".
Questo significa che può succedere di assistere a una serie di mani Fantasyland che costringe un giocatore a rimanere in sit out per diverse mani consecutive, magari per un intero livello. Praticamente è come subire una penalità nel Texas Hold'em.
Farnia propone una soluzione: "Lo Shootout è una modalità di torneo multitavolo formata da tanti tornei a tavolo singolo. Ogni tavolo è un'entità propria: il vincitore di ciascun tavolo, passa alla fase successiva".
Ma anche questa modalità non è priva di difetti, fa notare Farnia: "Il numero dei giocatori che inizia il torneo deve essere un multiplo di 3. Inoltre, è inevitabile che negli Shootout ci siano tempi morti, quando un giocatore che vince il proprio tavolo deve aspettare che il gioco finisca anche negli altri. Ma è un piccolo prezzo da pagare per assicurare l'integrità del gioco".
