Che Daniel Negreanu non si faccia problemi a trattare qualsiasi tipo di argomento, ormai, lo avevamo capito. Ma quando si parla di All Time Money List e del rapporto tra vincite e buy-in spesi, è come entrare in una cristalleria bendati e su di un piede solo: difficile che qualcosa non finisca in frantumi.
Imbeccato dagli host di DATPoker Podcast, soprattutto da Adam Schwartz, il Kid Poker si è lanciato in un’analisi dei primi 100 giocatori con più vincite nella storia, individuandone quattro che potrebbero non essere in attivo, nonostante le cifre astronomiche vinte.
I ‘fantastici’ quattro
Il primo nome fatto da Daniel Negreanu è stato quello di Isaac Haxton, che attualmente occupa la posizione numero 14 della All Time Money List, con $25.948.295 vinti in carriera nei tornei di poker live.
Nonostante ‘Ike’ sia considerato uno dei migliori giocatori al mondo, “con una media di circa $5 milioni di buy-in negli ultimi quattro anni”, secondo il poker pro canadese Haxton potrebbe addirittura far fatica ad essere in pari nel rapporto spesa/incassi.
Stuzzicato da Schwartz, Negreanu ha continuato a scorrere la classifica dei 100 giocatori più vincenti, segnalando poi i nomi di Dominik Nitsche, Sean Winter e Dan Shak: secondo lui, anche loro tre potrebbero trovarsi nella medesima condizione di Haxton.
Le reazioni su Twitter
Ovviamente il podcast con l’intervento di Daniel Negreanu ha fatto il giro dell’Internet e in breve sono cominciate ad arrivare una valanga di tweet sull’argomento. Compresa la presa di posizione di alcuni dei diretti interessati, come ad esempio Dominik Nitsche, che ha scelto l’ironia per rispondere al pro player canadese.
Al solito, ‘dnegs’ non si è sottratto al confronto e ha così replicato al pro tedesco:
Apologies if you took offense. You have been around a while so I guessed that if in 10 years average buyins would be in the 1.8 range it’s feasible that you could be stuck.
Wasn’t a comment on your skill level at all. Just evidence that variance is real.
— Daniel Negreanu (@RealKidPoker) May 13, 2019
“Mi dispiace che tu te la sia presa. Giochi da tempo quindi ho pensato che se in 10 anni il buy-in medio che hai speso fosse di circa 1,8 milioni l’anno, allora potesse essere ragionevole credere che tu sia più o meno in pari. Non era ceto un commento sul tuo livello di skill. Solo la testimonianza che la varianza esiste”.
L’eterno dilemma della All Time Money List
Per quanto si possa criticare o meno la scelta di Daniel Negreanu di fare dei nomi – anche se è stato imbeccato da altri – in realtà si è spesso discusso della validità della All Time Money List, una classifica che non tiene conto dei buy-in spesi, ma solo delle vincite.
Negli ultimi anni, l’esplosione dei tornei High Roller ha in qualche modo ‘dopato’ ulteriormente la Money List, e questo non è affatto un mistero, con gli specialisti dei tornei dai buy-in vertiginosi che sono riusciti a scalarne la vetta in breve tempo.
Forse il buon Danielino avrebbe potuto sottrarsi a questo piccolo giochetto, cavandosela con un po’ di diplomazia… ma dopotutto, non si chiamerebbe Daniel Negreanu, giusto?