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Phil Hellmuth

Doyle Brunson non ha dubbi: “Phil Hellmuth è il miglior giocatore di NLHE del mondo”

Quando si tratta di eleggere il migliore di qualcosa, è sempre difficile essere oggettivi. Indubbiamente, però, ci sono alcuni pareri che pesano più di altri. E se Doyle Brunson dice che sei il più forte in qualcosa, ci devi credere per forza.

Phil Hellmuth è stato indicato dal veterano del poker come il più forte giocatore di No Limit Texas Hold’em al mondo. E scusate se è poco.

 

 

L’investitura di Doyle Brunson

“Ho appena visto Phil Hellmuth andare a premio per la 154° volta alle WSOP, penso che abbia giocato 200 tornei. Lui è il miglior giocatore di NLH da torneo al mondo, secondo il mio parere”.

Questa la sentenza che Doyle Brunson ha affidato al suo profilo Twitter, di cui vi riportiamo l’originale:

Non si è fatta attendere la replica dell’interessato, ovviamente lusingato da cotanta investitura: “Il riconoscimento più alto possibile, considerato che arriva DALLA leggenda, la più grande leggenda del mondo del poker! Grazie Dolly!”, ha twittato a sua volta il Poker Brat.

Tutti i numeri di Phil Hellmuth

In realtà, Doyle Brunson ha sbagliato un po’ i calcoli. Hellmuth è andato a premio 162 volte negli eventi braccialettati, più di chiunque altro nella storia delle WSOP. Suo anche il record di braccialetti (15) e di secondi posti (1).

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Oltre ad aver vinto il Main Event delle WSOP 1989, impedendo a Johnny Chan di centrare una favolosa tripletta, Phil Hellmuth è anche l’unico giocatore ad aver vinto sia il WSOP Main Event di Las Vegas sia il WSOPE Main Event (nel 2012).

Vale la pena sottolineare come Doyle Brunson abbia specificato: per lui, Phil Hellmuth è il miglior giocatore di NLH da torneo. Nel cash game, infatti, il Poker Brat è sempre un avversario temibile, ma probabilmente un gradino sotto i massimi esponenti del settore.

Anche Doyle Brunson non scherza

Se Phil Hellmuth detiene numerosi record legati alle WSOP, anche Doyle Brunson può dire la sua.

Texas Dolly si è ritirato dalla scena torneistica, perché per sua stessa ammissione non reggeva più i ritmi serrati dei tornei, chiudendo la carriera con 37 in the money alle World Series, 26 tavoli finali e 10 braccialetti.

Brunson è uno dei pochi ad aver vinto due Main Event WSOP consecutivi (1976 e 1977) e al suo attivo ha anche una vittoria e 3 tavoli finali al World Poker Tour, mentre non ha mai vinto un EPT – anche se, c’è da dire, ne ha giocati molto pochi.

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