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Greg Merson

Greg Merson a cuore aperto: “Ero un drogato, sono pulito da tre anni e mezzo”

Se la vita di Greg Merson avesse un titolo, come quello di un film, “Dall’inferno e ritorno” sarebbe sicuramente azzeccato. Oggi conosciamo il Merson professional poker player, ma c’è stato un tempo in cui l’americano era un tossicodipendente. La sua è una di quelle storie a lieto fine, di chi ha toccato il fondo e da lì si è spinto con veemenza, raggiungendo le stelle. Che nel suo caso sono rappresentate dalla vittoria del Main Event WSOP 2012.

“Sono sobrio da tre anni e mezzo. Precisamente dal 10 dicembre 2011”, rivela Merson in una lunga intervista rilasciata a Lee Davy. “Se ricordare la data della mia sobrietà è importante per me? Andare agli incontri e ricevere le medagliette è stato molto importante. Raggiungere quegli obiettivi mi ha dato una motivazione extra. Per me ha funzionato, ma non funziona per tutti. Sono molto orgoglioso di poter contare i mesi e gli anni. Sono più orgoglioso della mia sobrietà che di qualsiasi altro obiettivo raggiunto nella vita.

L’ex campione del mondo ricorda con lucidità la prima volta che ha assunto sostanze stupefacenti: Ho provato l’erba quando avevo 16 anni. Mi faceva schifo. Mi rendeva paranoico e così è stato per le successive 5-10 volte. Ho continuato perché non volevo sentirmi diverso dagli amici. Alla fine ha iniziato a piacermi”.

Si parla molto, anche in Italia, della possibilità di legalizzare le droghe leggere, come la marijuana: “Credo fermamente che la marijuana sia una di quelle droghe di passaggio. Penso anche che ciascuna persona sia diversa. Non tutti quelli che assumono droghe sono tossicodipendenti. Ci sono persone che sanno moderarsi. Non sono a favore della legalizzazione, ma non sono nemmeno contro a prescindere”.

Merson parla anche del momento in cui la droga ha smesso di essere un modo per socializzare con gli amici ed è diventato un vero e proprio problema: “In America, una volta finite le superiori, c’è la cosiddetta senior week: si va in spiaggia e per una settimana si passa del tempo con gli amici. Mi ubriacai ogni giorno. Un giorno fumai erba e da lì divenne abitudine. Quando tornai a casa, pensai di aver sviluppato una dipendenza. Dopo sette giorni di droghe, tornato a casa sentii che stavo andando in astinenza

Da lì alla cocaina fu solo questione di tempo: “Cominciai a vivere nella menzogna. Diventai bravissimo a manipolare le persone e a ottenere ciò che volevo, in particolare la droga. Non volevo mai restare senza. Volevo sempre avere a disposizione la mia prossima dose per sballarmi”.

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Fu in qualche modo la scuola a riportarlo sulla retta via: “Ero sempre stato un ottimo studente. Iniziai a diventare un pessimo alunno, la mia fiducia crollò ed entrai in depressione. Non avevo mai fallito a scuola e stavo iniziando a farlo. Alla fine del mio primo anno di college vuotai il sacco con i miei genitori. Avevo perso più di 10 chili e prendevo cocaina ogni notte. Dopo meno di un anno capii che avevo bisogno di aiuto.

L’incontro con Tony Gregg fu fondamentale per Merson: “Ero sempre uscito coi ‘fighi’, una volta smesso di drogarmi cominciai a vedermi con i cosiddetti nerd. A 19 anni conobbi Tony, iniziai a uscire con lui e i suoi amici. Nessuno di loro beveva o fumava e la mia vita iniziò a cambiare. Uscire con loro è stata una parte importante della mia vita”.

Infine, Merson spiega il perché abbia cominciato a fare uso di droghe: “Penso che i motivi iniziali furono la noia e la voglia di essere accettato. La scuola era facile e non avevo sfide. Quando cominciai il percorso di recupero mi resi conto che avevo dei problemi irrisolti con mio padre. Ero depresso e ansioso”.

E ancora: “A un certo punto stavo giocando high stakes per la prima volta in vita mia. Avevo grossi swing, e anche se me lo potevo permettere economicamente, non riuscivo a gestirli emotivamente. Ero talmente obnubilato che potevo perdere 20-30.000 dollari, persino 50-100.000 in un giorno, e non sentire niente. Non volevo vivere una vita del genere.

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