I guai giudiziari per Howard Lederer non finiscono: l’ex boss di Full Tilt Poker è sempre nel mirino del FBI. Il super procuratore Preet Bharara e i suoi più stretti collaboratori sostengono che “The Professor” abbia utilizzato a titolo personale fondi del gruppo (attraverso una distribuzione illecita di dividendi della red room) per 42,5 milioni di dollari.
Pertanto, la Corte del Distretto Sud di New York ha autorizzato una nuova confisca ai suoi danni. In particolare viene contestato a Lederer di aver pagato, con tali fondi ‘illegali’, le rate del mutuo e le imposte per sue proprietà immobiliari, oltre all’acquisto di numerosi mezzi di lusso, compreso un parco macchine di prim’ordine dal valore di 260.000 euro circa: una Maserati GT del 2008, un’ Audi Q7 sempre acquistata nello stesso anno e un’ Audi A8L, immatricolata il 30 giugno 2011, il giorno dopo il distacco della room da parte dell’AGCC (che in questi giorni ha revocato definitivamente alcune licenze di gioco) ed in un periodo dove agli amministratori di Tilt (Lederer in testa), erano già note le gravi problematiche finanziarie del sito (reduce dal terremoto provocato dal black-friday).
I procuratori sostengono che il Consiglio di Amministrazione di Full Tilt Poker, distraendo i soldi dei giocatori, non doveva autorizzare la distribuzione degli utili agli azionisti. Per Bharara, la gestione finanziaria della room era paragonabile al classico schema Ponzi. Pertanto, ai quattro consiglieri, i magistrati hanno contestato le seguenti somme:
Howard Lederer $ 42,5 milioni
Chris Ferguson $ 42 milioni
Ray Bitar $ 40,8 milioni
Rafe Furst $ 40,8 milioni