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I 20 uomini più influenti del poker: Scheinberg vs Ryan

isai-scheinbergIl 2011 è stato un anno storico per il mondo del poker, gli equilibri quasi decennali del mercato sono stati resettati ma il black friday, paradossalmente, ha rafforzato l’influenza di mister PokerStars, Isai Scheinberg, potentissimo fondatore e proprietario della room più famosa al mondo.

Nella speciale classifica dei 20 uomini più influenti del settore, stilata ogni anno da Bluff Magazine, se Scheinberg sale al comando, Howard Lederer non solo ha dovuto rinunciare al primato, ma è scomparso del tutto, inghiottito nello scandalo Full Tilt Poker, insieme al socio e testimonial Phil Ivey, anche lui ignorato dalla giuria, dopo paurose cadute di stile.

A consolare Howard ci pensa la sorellina Annie Duke (18°) in qualità di commissario dell’Epic Poker League. A dire il vero la giuria non ha brillato per tempismo, visto che la società che detiene i diritti della lega ha presentato istanza di fallimento solo pochi giorni fa.

Scheinberg è considerato dalla stampa statunitense il numero uno, più forte anche delle accuse del Dipartimento di Giustizia (DoJ) di New York. Il canadese, di origini israelite, è riuscito in meno di un mese a rimborsare 300 milioni ai propri clienti e tenere botta nel momento più delicato della sua creatura. Persi gli States, ha rilanciato Stars in Europa, resettando i vertici manageriali della società e acquisendo nuove concessioni in Belgio, Malta (per la licenza europea), Spagna, Germania (in alcune regioni), Danimarca ed Estonia.

Rimane illimitato il potere del fondatore di PokerStars che, dal quartier generale dell’Isola di Man e dalla sua residenza delle Bahamas, riesce a conservare il primato nonostante le interferenze del Super Procuratore (nominato da Barack Obama) Preet Bharara  (5°), colui che ha portato avanti l’inchiesta del black-friday. Non è l’unico magistrato in classifica: Virginia Seitz (20°), assistente alla Procura Generale del DoJ, ha pubblicato la storica relazione su Wire Act, permettendo di fatto leggi interstatali sul poker online.

jim-ryanFuori dalla top 20 anche Doyle Brunson che è stato ignorato dopo il 10° posto della scorsa stagione e non c’è più traccia neanche di Tom Dwan e Phil Hellmuth. Tra i players resistono solo Daniel Negreanu (9°) e Tony G (11°) ma quest’ultimo premiato in qualità di editore. E non è più tra gli eletti neanche John Papas, direttore esecutivo della Poker Player Alliance (PPA), a testimonianza che i giocatori statunitensi sono stati esautorati quasi del tutto dei loro poteri.

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I politici invece hanno un peso sempre maggiore nello scacchiere del primo mercato mondiale: il potente senatore democratico Harry Reid guadagna una posizione (3°), insieme alla new entry Joe Barton (16°) deputato repubblicano che ha presentato un disegno di legge sul poker online in Congresso. A sorpresa c’è anche Jon Kyl (17°), uno dei nemici giurati dell’industria e sponsor nel 2006 dell’UIGEA.  Per gli esperti di Washington, nel 2012 potrebbe essere l’uomo chiave per una futura disciplina federale.

Chi sta scalando le vette del mercato è Jim Ryan (2°), Ceo di Party-Bwin, colui che in passato ha spinto per l’acquisizione del World Poker Tour (brand molto popolare negli USA). Negli ultimi mesi è stato il regista dello strategico accordo di joint-venture con MGM che consente a PartyPoker di rientrare negli States dalla porta principale del Nevada, prendendosi un bel vantaggio sulla concorrenza europea. Ad oggi, Ryan rappresenta l’antagonista numero uno al super potere di Isai Scheinberg. Si preannuncia una bella sfida con altri volti nuovi che potrebbero essere gli outsiders del futuro e che andremo a scoprire nella prossima puntata.

Fine prima parte – continua

I 20 uomini più influenti nel 2011
Gli uomini più potenti del poker: Isai Scheinberg
Gli uomini più potenti del poker: Harry Reid
Gli uomini più potenti del poker: Brian Balsbaugh
Gli uomini più potenti del poker: Gary Loveman
I futuri padroni del poker online mondiale

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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