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Top player: Isaac Haxton

Isaac Haxton: “Lasciai l’università e promisi ai miei genitori che avrei vinto un milione in un anno”

Se chiedi a un professionista dell’online chi sono  i migliori giocatori di sempre in questo contesto, è molto improbabile che il nome di Isaac Haxton non venga fuori. “Ike” è infatti unanimemente considerato uno dei più forti giocatori di tutti i tempi, ma soprattutto uno dei più intelligenti e preparati dal punto di vista teorico. Non è un segreto che sia stato uno dei primi a studiare intensamente la GTO e ad applicarla in modo così efficacie da risultare quasi imbattibile ai tavoli 6-max.

Nel corso dei 13 anni di carriera, Haxton ha vinto svariati milioni di dollari online e oltre 10 milioni di dollari (lordi) nei tornei live. Ma com’è iniziata questa carriera straordinaria? Con una promessa fatta ai suoi genitori dopo avergli annunciato l’addio momentaneo all’università.

Isaac Haxton, giocatore fin da bambino

Haxton ha parlato del suo percorso in un mini-documentario di PokerCentral. I primi anni della sua vita furono fondamentali per sviluppare la giusta attitudine per i giochi.

“Mio padre è un professore di lettere, ma ha sempre avuto una mente molto analitica”, dice Ike. La parola, poi, passa proprio al padre: “Quando Isaac aveva tre anni giocavamo a dama. Lui voleva a tutti i costi imparare a giocare a scacchi ma io credevo fosse troppo piccolo. Mi assillava, così un giorno gli spiegai le regole, nel modo più semplice e superficiale possibile. Lui mi rispose: ok, giochiamo! In pochi minuti aveva già assimilato tutto“.

Scacchi prima e Magic the Gatherings poi: questo era il background di Isaac Haxton prima del poker.

Iniziai a giocare a scacchi quando avevo 4-5 anni. Quando andavo alle medie mi classificai in 8° posizione nel ranking dello stato di New York. Poi persi interesse negli scacchi e iniziai a giocare a un nuovo gioco: Magic the Gatherings. L’idea alla base del gioco è che tu e il tuo avversario siete dei maghi con 20 punti a testa. Il gioco finisce quando hai portato a zero i punti del tuo avversario”.

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Da Magic al poker

Come tanti altri pro (tra i quali il nostro Dario Minieri), Haxton effettuò la transizione da Magic al poker.

“A 13 anni iniziai a giocare i tornei di Magic con regolarità, ero uno dei migliori under 15 al mondo. Quando avevo 17 anni conobbi un tizio che aveva qualche anno più di me. Anche lui giocava a Magic, ma poi aveva deciso di dedicarsi al poker. Mi disse che il poker è simile a Magic ma più semplice, e soprattutto hai la possibilità di giocare contro avversari che non hanno grandi motivazioni a vincere perché vogliono solo divertirsi”.

Mentre iniziava a scoprire il poker, Isaac continuò a studiare. Fu ammesso alla prestigiosa Brown University nel corso di Computer Science, dove conobbe un altro futuro top player: Scott Seiver.

“Nel mio primo anno al college incontrai al corso di Computer Science un ragazzo di nome Scott Seiver. Al secondo anno iniziai a giocare con molta regolarità a poker, tra le lezioni e le feste nel dormitorio. Trasformai il mio deposito iniziale di $50 in circa $2.000“.

Un giovanissimo Isaac Haxton alle WSOP

L’estate da $40.000

Durante la pausa estiva del secondo anno di università, Isaac Haxton giocò intensamente a poker e incassò una cifra da capogiro per un 20enne che non aveva mai lavorato.

“Con l’inizio dell’estate e la fine delle lezioni mi guardai attorno per cercare un lavoretto ma presto mi resi conto che non c’era alcun lavoro a disposizione che mi facesse guadagnare quanto il poker“, racconta. “Così decisi di tornare a casa dai miei genitori e grindare tutta l’estate online. Ebbi una ottima estate e prima di tornare al college decisi di prelevare gran parte delle vincite, circa $40.000. Era incredibile pensare di vincere una cifra del genere cliccando dietro uno schermo nella cameretta a casa dei miei genitori”.

La promessa: vincere un milione di dollari a poker

All’inizio del terzo e ultimo anno, Isaac si rese conto di non avere più la pazienza di frequentare l’università. Sapeva di essere uno dei migliori giocatori online in circolazione e sapeva che doveva massimizzare il suo edge.

“Mi dissi che avevo fatto tanti soldi nel poker e dovevo assolutamente darmi la possibilità di giocare full time per almeno un anno“, ricorda oggi. “Dissi ai miei genitori che avrei messo l’università in stand-by. Loro ci rimasero male, così iniziammo a discutere del valore di quella scelta. Quando mia madre mi chiese quanti soldi pensavo che avrei potuto fare giocando a poker, le promisi che avrei guadagnato un milione di dollari in un anno. Così la convinsi”.

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Il secondo posto da $800.000 alle Bahamas

Haxton iniziò il 2007 con l’obiettivo di vincere un milione di dollari ai tavoli di poker. Dopo dieci giorni aveva già guadagnato l’80% di questa cifra.

“Sul finire del 2006 vinsi un satellite online per un torneo delle Bahamas. Le mie aspettative non erano molto alte quando mi sedetti al tavolo. Per me era soprattutto una vacanza, ma runnai in modo incredibile: chiusi il Day 1 da chipleader e rimasi chipleader per quasi tutto il torneo fino all’heads-up“.

“Non avevo grande esperienza live ma tutto andò alla perfezione”, ricorda. “Fui molto fortunato ma anche molto sicuro dei miei mezzi. Chiudere in seconda posizione mi fece vincere $800.000, una settimana dopo l’inizio dell’anno mi mancavano solo $200.000 per mantenere la promessa sul milione di dollari“.

In quel torneo mise anche a segno uno dei bluff più belli nella storia del poker televisivo:

La laurea e Las Vegas

Dopo aver chiuso il 2007 con un profitto ben superiore al milione di dollari che aveva promesso ai genitori, Isaac decise di tornare all’università per laurearsi: “Tornai all’università per completare il percorso di studi. Pensai che forse non avrei fatto il poker player per tutta la vita e una laurea mi sarebbe servita”.

Subito dopo si trasferì a Las Vegas: “Ritirai la laurea, saltai la cerimonia di premiazione e mi imbarcai per Las Vegas. Mi trasferii alle Panorama Towers, che all’epoca erano il “dormitorio del poker” a Las Vegas. Avevo tanti amici, mi svegliavo a mezzogiorno e giocavo fino a notte fonda. In quell’ambiente c’era sempre qualcuno con cui parlare di poker”.

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Il Black Friday e il trasferimento a Malta

Il Black Friday sconvolse i piani di Isaac Haxton, nel frattempo diventato team pro di Pokerstars. Invece di trasferirsi in Canada o in Messico, “Ike” scelse Malta.

“Mi svegliai il giorno del Black Friday e trovai un’infinità di messaggi su Skype. I miei amici mi dicevano che era la fine del poker online ed eravamo fregati. Provai a loggarmi su Full Tilt Poker e non ci riuscivo. Io e la mia fidanzata ci rendemmo conto presto che era necessario andare a vivere all’estero. La mia fidanzata visitò Malta mentre io giocavo le WSOP e se ne innamorò, così andammo a vivere là”.

La fidanzata dell’epoca è la sua attuale moglie, una donna con cui ha condiviso gli ultimi 12 anni di vita. 12 anni che Isaac Haxton ha trascorso principalmente a giocare a poker.

Il poker è una delle cose più importanti della mia vita. Negli ultimi dieci anni gli ho dedicato quasi ogni momento della mia vita. Online sta diventando molto duro competere, potrei spostarmi sul live in futuro, ma il poker sarà sempre al centro di tutto”.

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