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Isaac Haxton: “Il poker mi intriga più degli scacchi”

Isaac Haxton, come ogni giocatore di poker, è un uomo di mondo: da ormai un paio d’anni trascorre circa sei mesi l’anno a Malta, località scelta a seguito del Black Friday tra una serie di possibili mete.

“Avevo pensato a Melbourne e Playa del Carmen, ed anche a Vancouver o Toronto – racconta a PokerTube – ma sono città fredde, ed essendo cresciuto a New York ne avevo abbastanza“.

Non a caso negli scorsi mesi è stato piuttosto presente agli EPT, potendo apprezzare una cultura piuttosto diversa da quella statunitense: “Credo che i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo potrebbero insegnare molto agli americani, su come rilassarsi e godersi la vita“.

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Sposato da un paio d’anni con la fidanzata di una vita, Haxton ha giocato per molti anni a scacchi, finché a tredici anni si è scoperto “eterno secondo”, visto che un avversario più abile lo batteva nella finale di ogni torneo: “Trovo che il poker sia più interessante, perché non è altrettanto chiaro chi sia il più forte“.

In passato pensava di dedicarsi all’informatica, e se mai dovesse abbandonare il poker le opzioni sono diverse: “Mi interessano sia le scommesse sportive che la finanza, sono due campi dove credo potrei avere buoni risultati, ma una parte di me è attratta da qualcosa di completamente diverso. Non so, magari potrei insegnare matematica al liceo…”.

Ma qualunque cosa gli riservi il futuro, le carte sembrano destinate a dominarlo ancora per un po’.

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