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Isai Scheinberg: la storia del fondatore di PokerStars

L’uomo più potente del mondo del poker è senza alcun dubbio Isai Scheinberg, proprietario e fondatore di Rational Group, la società che controlla PokerStars e Full Tilt Poker, le due rooms più prestigiose del panorama dell’online.

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Scheinberg non ha mai rilasciato interviste ed ha sempre mantenuto un basso profilo: su Google è a disposizione una foto ma è un “falso storico”. Solo quest’anno è stata pubblicata una sua immagine (in alto) dal Wall Street Journal (fornita dal supporto di Stars).

Attraverso varie fonti siamo riusciti a ricostruire – in esclusiva –  la sua storia personale: cresciuto in Lituania (quando faceva parte dell’URSS), ha la doppia cittadinanza israeliana-canadese e parla correntemente l’ebraico. Ha conseguito una laurea in matematica all’Università Statale di Mosca (secondo il magazine Canadian Business), e in seguito si è trasferito in Israele dove ha servito l’esercito israeliano e combattuto la guerra dello Yom Kippur

Mente geniale, ha iniziato a lavorare per IBM in Israele prima di essere trasferito nella sede canadese della multinazionale e stabilirsi a Richmond Hill nel 1988, un paese vicino a Toronto, comprando casa ad un prezzo di circa 660.000$ (secondo la rivalutazione monetaria).

Per IBM ha contribuito allo sviluppo del progetto rivoluzionario Unicode. Un suo ex collega, Edwin Hart ricorda: “non era difficile prevedere il suo successo. Già al tempo era una persona molto ‘politica’. Sapeva benissimo chi fossero i suoi alleati e i suoi nemici”.

In quegli anni, Isai coltiva un hobby particolare per le carte, giocando nelle sale di Toronto (in compagnia di un certo Daniel Negreanu…). 

Nel 1996, arriva in the money ad un evento delle WSOP, il 2.500$ NLHE, incassando 3.337$, previsti per il 25esimo posto (Chris Ferguson e Anne Duke arrivano al tavolo finale). Nel 1998, mister PokerStars si qualifica per il final table dello United States Poker Championship ad Atlantic City.

Nel 2000, fonda la società di informatica PYR Software, sempre con sede a Richmond Hill. L’idea è quella di creare un programma sul poker, considerando che nel 1999, il fatturato totale dell’industria era di 1,2 miliardi di dollari. Si tratta di un mercato di nicchia, Paradise Poker arriva solo in rare occasioni ad avere 2.000 players attivi ma Isai è convinto di fare molto meglio e la storia gli darà ragione anche grazie ad un’altra persona: Chris Moneymaker

Fine prima parte – continua