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Liv Boeree a Business Insider: “3 motivi per cui il poker è come la scienza”

Forte della sua laurea in astrofisica e della sua carriera nel poker, Liv Boeree ha parlato con Business Insider dei punti in comune tra poker e scienza: sperimentazione, variabili e fiducia in se stessi.

Fa sempre una certa impressione vedere un professionista del poker intervistato dai media generalisti. In quelle occasioni il gioco che tanto amiamo gode di una visibilità notevole e arriva a tanti potenziali nuovi giocatori, che decideranno se fare un tentativo o lasciar perdere anche in base alle capacità comunicative dell’intervistato. Per questo motivo gli interventi per televisioni e portali che non si occupano di poker sono tanto preziose quanto rischiose: chi si presenta di fronte al microfono non deve essere necessariamente un buon giocatore, ma deve essere per forza un buon testimonial del gioco.

In passato abbiamo assistito a performance disastrose. Lo stesso Jason Somerville (uno abituato a stare sotto le luci dei riflettori) fece storcere il naso a qualcuno per una presenza CNBC che di professionale aveva ben poco. Chi invece ha fatto una figura decisamente migliore e ha descritto il poker nel miglior modo possibile (ovvero come un gioco di abilità) è Liv Boeree, che ha avuto la possibilità di parlarne per un sito molto seguito come Business Insider.

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La sua non è stata un’intervista canonica, ma un video nel quale ha spiegato perché il poker è come la scienza. D’altronde chi meglio di una giocatrice professionista laureata in astrofisica potrebbe tenere un discorso del genere?

Le sue argomentazioni si suddividono in tre punti: entrambe le aeree hanno a che vedere con la sperimentazione, le variabili e la fiducia nelle proprie capacità.

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SPERIMENTAZIONE

Nel poker devi sperimentare con strategie differenti“, spiega la 32enne. “Devi trovare modi creativi per raggiungere i tuoi obiettivi, e cioè vincere il maggior numero di chips dal tuo avversario”. Un altro aspetto della sperimentazione è l’analisi sui risultati, comune sia nel poker che nella scienza: “Nel poker devi fare un’analisi post-game, ovvero guardare i tuoi risultati. Devi analizzare le tue strategie. Capire cosa funziona e capire perché funziona, per poi cercare di implementare la strategia e giudicarla nuovamente. Proprio come nella scienza”.

VARIABILI

“Capisci che sta succedendo qualcosa, ma cosa sta succedendo di preciso?“, si chiede retoricamente Liv parlando di un confronto con un altro giocatore al tavolo. “Questa persona sta respirando intensamente perché ha una mano molto forte o perché hanno una mano molto debole? Oppure perché ha bevuto troppo caffè? Devi capire queste differenti variabili“.

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FIDUCIA IN SE STESSI

Riferendosi all’astrologia, Liv dichiara: “Potrei osservare questa stella. Ma quanto sono sicura di ciò che ho visto?“. Nella scienza non ci sono sempre certezze, proprio come in un gioco a informazioni incomplete come il poker: “Lo stesso discorso vale nel poker. Quanto sono sicura che il mio avversario sia andato all-in in bluff? Sto per rischiare tutto basandomi su queste considerazioni, quindi devo valutare il livello di fiducia che ho”.

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