Vai al contenuto

Negreanu sbotta: 'troppi perditempo al One Drop!'

Daniel Negreanu

Il day 1 del One Drop High Roller è agli archivi: abbiamo gli attesi protagonisti, le mani interessanti, il grande assente, ma mancava la polemica. Ecco allora Daniel Negreanu, che come spesso gli accade non le manda a dire e lancia una battaglia: quella contro i clockatori!

Ecco il primo tweet al vetriolo di Negreanu:

Daniel annuncia che farà un uso regolare del suo diritto di chiamare il tempo di fronte a giocatori che hanno l'abitudine di "tankare" (riflettere a lungo prima prendere una decisione) in maniera eccessiva e deliberata.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

In un tweet seguente Daniel invita tutti a fare altrettanto: "piuttosto che lamentarvi per lo slow play, siate attivi chiamando il tempo. E' un vostro diritto, per cui andate avanti e prendete l'iniziativa contro di loro".

A dire il vero Negreanu non è l'unico a sollevare questo problema. Giusto qualche ora prima era stato Jason Mercier a sottolineare questo aspetto, anche se in maniera più velata e senza la vis polemica del suo collega in PokerStars: "Ho 157k e siamo appena entrati al livello 2500/5000. Il mio tavolo è il più lento di sempre, 6 minuti per mano....", era il tweet di Jason poco dopo l'inizio dell'ultimo livello, sempre al One Drop High Roller.

Il problema è dunque attuale e l'abitudine diffusa. D'accordo, quando ci sono molti soldi in gioco (111.111$ nell'occasione) è giusto prendersi il tempo necessario per ponderare e operare le giuste decisioni. Ci sono giocatori abituati però a "tankare" moltissimo per natura, ad esempio Philipp Gruissem: al tedesco non si può certo dire che sia "money scared", ma al tavolo "philbort" è un'autentica sfinge, capace di osservare il vuoto per interi minuti in attesa di decidere che mossa operare. Un atteggiamento legittimo ma che è normale possa infastidire, soprattutto se lo si tiene regolarmente.

Chi ha ragione, secondo voi?

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI