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"Phil Ivey è il Phil Ivey del poker"

[imagebanner gruppo=pokerstars] Il trionfale successo di Phil Ivey al torneo da 250.000 $ dell'Aussie Millions, pazzesco se si pensa che si tratta della terza vittoria in quattro anni, oltre ad aver colpito gli appassionati di poker non ha lasciato indifferenti neppure i professionisti più affermati: ecco allora alcune delle loro reazioni più belle.

La migliore fino a questo momento ci è parsa quella di Mickey "mement_mori" Petersen, che ha pensato bene di rivisitare l'appellativo con cui in passato si era soliti rivolgersi allo statunitense scrivendo su Twitter che "Phil Ivey è il Phil Ivey del poker", a sottolineare ironicamente quanto ormai si tratti di un giocatore che può soltanto essere paragonato a se stesso, senza alcun bisogno di associarlo a VIP che con le carte hanno poco o nulla a che fare.

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Più realisticamente, Ben "NeverscaredB" Wilinofsky fa notare come "Ivey sarebbe un giocatore così forte, se solo gli importasse qualcosa di giocare al meglio delle sue possibilità anche nei tornei da 10.000 dollari di buy-in", a sottolineare come uno del calibro di Phil - fatte salve eccezioni come il Main Event WSOP ed eventuali scommesse milionarie in ballo - non ha certo grosse motivazioni quando partecipa a tornei dai field ampi e dove il vincitore si guadagna magari "soltanto" qualche centinaio di migliaia di dollari.

Se Erik Siedel si sbilancia, dicendo che "Phil Ivey gioca a poker piuttosto bene, credo abbia un futuro brillante davanti a sé", mentre il secondo classificato Mike McDonald se la cava con un "Ivey è troppo forte" e Sam Trickett chiosa con "è assolutamente ridicolo".

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Meno appariscente ma assolutamente degno di nota, infine, il commento di Pratyush Buddiga, che - quando ancora il torneo era in corso e sedeva al suo tavolo - aveva commentato con " Phil Ivey ha buttato là casualmente mentre giocava 'cosa significa un range' ", naturalmente non pensando che Ivey non sapesse davvero cosa significasse ma a dimostrare quanto a Phil fare la figura del "finto tonto" non dispiaccia mai, anche se nessuno ormai è disposto a crederci.

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Una volta che Ivey ha vinto il torneo, Buddiga è tornato sui suoi passi, ed andando a ripescare il suo stesso tweet ha ironicamente risposto alla domanda dello statunitense scrivendo: "I range non significano niente". Ma solo se sei Phil Ivey.

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