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Il poker a carte scoperte e i suoi fratelli: i tipici giochi di carte all’italiana

Che cos’hanno in comune poker a carte scoperte, rubamazzo, Bestia e stoppa? Sono ovviamente tutti giochi di carte, ma fanno soprattutto parte dei cosiddetti giochi della tradizione italiana.

Perché sì, il Texas Hold’em oggi va per la maggiore, ma vuoi mettere il fascino di un tresette col morto?

Poker a carte scoperte

Il poker a carte scoperte è in realtà una famiglia che racchiude più varianti. La più famosa, in Italia, è senza dubbio la telesina, a sua volta derubricata in numerose versioni. Ma anche il 5 card stud e il 7 card stud fanno ovviamente parte del poker a carte scoperte.

Senza dilungarci nella spiegazione di ogni variante, ciascuna delle quali meritevole di un articolo a se stante, vi basti sapere che nel poker a carte scoperte ci sono alcune regole costanti: almeno una carta deve essere coperta per ciascun giocatore, mentre le altre sono visibili a tutte.

In questo articolo scritto dal nostro Domenico Gioffrè potete trovare proprio le regole e le meccaniche della telesina, la forma di poker a carte scoperte più giocata nel nostro Paese.

Rubamazzo

Altrimenti detto rubamazzetto, si tratta di un gioco simile alla scopa, con cui condivide le regole di base. Si gioca con il classico mazzo a 40 carte, con 4 carte che vengono distribuite scoperte sul tavolo e 3 alla volta a ciascun giocatore. I partecipanti (si gioca in 2) possono utilizzare le proprie carte per prendere quelle sul tavolo del medesimo valore: re prende re, fante prende fante e così via.

La discriminante è che l’ultima carta presa deve essere riposta scoperta in cima al proprio mazzetto: se l’avversario ha in mano una carta del medesimo valore, può “rubare” il mazzetto altrui – da qui il nome di rubamazzo.

In alcune varianti, l’asso può sia prendere tutte le carte a terra sia rubare il mazzo dell’avversario.

Bestia

Gioco simile alla briscola, Bestia è un gioco nato in Francia nel Settecento. Si gioca da 3 a 10 persone, con un mazzo da 40 carte il cui valore è lo stesso della briscola: asso, 3, re, donna e così via fino al due.

Ogni giocatore riceve tre carte coperte, mentre sul tavolo viene posizionata una carta che decreterà il seme della briscola. Lo svolgimento del gioco prevede che i giocatori che partecipano alla mano debbano fare almeno una “presa”, altrimenti dovranno pagare il piatto (che viene inizialmente pagato dal mazziere a giro).

Si gioca in senso antiorario e occorre rispondere allo stesso seme della prima carta giocata; in caso non si possegga tale seme, va obbligatoriamente giocata una briscola (in caso se ne possegga una). Al termine del gioco, il piatto si divide in base al numero di prese effettuate da ciascun giocatore.

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Stoppa

La stoppa è un gioco che riguarda il poker (anche se non il poker a carte scoperte di cui abbiamo parlato prima) soprattutto per quanto riguarda le dinamiche di puntata, rilancio e bluff.

La stoppa utilizza un mazzo di 40 carte e si gioca da un minimo di 3 a un massimo di 6 giocatori. Ciascuno riceve 3 carte private e deve formare il punteggio più alto possibile secondo questo schema:

  • il Sette vale 21
  • il Sei vale 18
  • l’Asso vale 16
  • il Cinque vale 15
  • il Quattro vale 14
  • il Tre vale 13
  • il Due vale 12
  • le Figure vale 10

La discriminante è che per poter essere sommate, le carte devono essere dello stesso seme.

Briscola chiamata

La briscola chiamata (in alcune regioni chiamata anche cinque al due) è un gioco per cinque giocatori (sei se si gioca col morto) che si svolge con le stesse regole della briscola. Tutto il mazzo di carte tuttavia viene distribuito subito equamente ai cinque giocatori, che avranno dunque 8 carte a testa.

All’inizio del gioco, dopo la distribuzione delle carte, ciascun giocatore ha diritto di “dichiarare” una carta (ma non il seme, inizialmente), che solitamente non è presente tra le proprie, in ordine decrescente. Arrivati al 2, è possibile dichiarare il punteggio che si dovrà raggiungere: ad esempio, dichiarare “2 al 70” significa che per vincere non basterà fare 61 punti, ma arrivare a 70.

Una volta stabilito il giocatore che ha “chiamato” la carta, dopo che gli altri hanno abbandonato, viene dichiarato il seme. Il giocatore in possesso della carta chiamata sarà il “socio” del chiamante: i due giocheranno contro gli altri tre, con l’obiettivo di vincere la mano.

Altri giochi

Ovviamente la tradizione italiana ha innumerevoli giochi oltre il poker a carte scoperte e agli altri qui menzionati. Ve ne riportiamo alcuni:

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