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Renato Belli: “Le mani chiave nella mia vittoria del Sunday Special? La scala a 12 left e l’hero call su Di Cesare”

Alle prime luci dell’alba di ieri, Renato Belli conquistava il Sunday Special. Lo abbiamo intervistato per scoprire qualcosa in più sul suo conto e farci raccontare il suo trionfo da oltre €20.000. Ne è venuta fuori una chiacchierata nel corso della quale Renato ha anche analizzato due spot molto interessanti, entrambi giocati in late stage.

Ciao Renato, benvenuto su Assopoker. Abbiamo riportato il tuo nome più volte nei nostri report, ma molti nostri lettori non ti conoscono. Raccontaci qualcosa sul tuo conto e sulla tua carriera di poker pro.

Ho iniziato a giocare a poker per puro divertimento da ragazzino nel lontano 2007, quando ancora andavo alle superiori. Ma non l’ho mai presa troppo seriamente. Verso il 2013 invece mi sono appassionato sempre di più e ho capito che poteva diventare qualcosa in più di un semplice hobby.

Ieri hai vinto il Sunday Special, uno dei massimi traguardi a cui può ambire un regular italiano. Com’è andato il tuo torneo, dal Day 1 al final table?

Sì, era un torneo che mi mancava in bacheca, oltre ad essere uno dei più ambiti per un giocatore di MTT. Il Day 1 l’ho chiuso a circa 200k, che è un ottimo stack. Il Day 2 è iniziato subito piuttosto bene e sono riuscito a salire piuttosto in fretta nel count. Complice la fortuna e una mano particolare che mi sono inventato 12-13 left mi sono ritrovato al final table con il quarto stack in gioco. Al tavolo finale un bluffcatching in big pot andato a buon fine e una buona dose di run mi hanno portato poi alla vittoria finale.

Renato Belli

Hai menzionato due spot chiave, partiamo dal primo: raccontaci la mano che “ti sei inventato” a 12-13 left.

Non ricordo precisamente le size, ma su blinds 8.000-16.000 il giocatore sull’hijack apre tra 35.000 e 38.000. Flattano il cutoff e il bottone (anche loro come l’original raiser con più di un milione di chips), folda sb e io gioco da bb con 7 4 e 900.000 chips.

Sul flop A-2-5 (con un fiori) il pot era di 180.000 circa. Tutti check fino al bottone (presumo fosse un occasionale) che betta 60.000 (1/3 pot). Io ho questa specie di “blocker di scala”, diciamo (ride, ndr), ma non è tanto per questo che decido di rilanciare a 196.000: reputo infatti che il range di bottone sia weak e rilancio pensando di potermi assicurare tante volte il pot già al flop.

Ma dopo aver rilanciato, l’original raiser, dal nulla, decide di chiamare praticamente faceuppandosi su set. Nello specifico, sentivo che potesse avere solo A-A. Passano il cutoff e il bottone come da previsioni.

Per me la mano era morta quando ha coldcallato original raiser, non ci avrei più messo mezza chip, solo che turn casca un 6 che mi apre bilaterale… non posso di certo giocarmici la vita sapendo che il mio oppo probabilmente ha top set d’assi e non passerà mai. Opto per una bet ridicola di 45k per fargli credere a un misclick, così magari potrò vedermi il river per poche chips. Nel caso avesse rilanciato avrei ovviamente passato, ma per mia fortuna lui si limita al call.

Al river esce un 8! Faccio scala, non ci credo. Stavolta betto 480k tenendomi dietro 240k circa, lui tanka qualche secondo e shova, snap-callo ovviamente e mi gira A-A.

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Parliamo invece della mano giocata al final table contro il coach di Pokermagia Alessio di Cesare. Ti va di raccontarci l’action e analizzarla?

Adesso fatico a ricordarmi bui e stack precisi, ma provo a fare un breve recap. Apre lui da mp o hijack in minraise con uno stack più grosso del mio, io gioco circa 40x se non erro, e flatto con A-Jo da co anche se su bb c’era massive CL che stava aggredendo moltissimo.

Foldano btn e sb, mentre bb opta per un call. 3way pot su flop 5-5-2 con fd a fiori, checka bb cbet 1/3 pot di Di Cesare e gioco io, sperando che bb non si inventi c/r di braccio a peso e ci “palleggi” entrambi (ride, ndr).

Fortunatamente passa e siamo heads-up al turn, che è un altro 5. Qui lui fa poco più di half pot creandosi psb (pot-size bet, ndr) per il river. Questa mossa di 2nd barellare su questo tipo di turn su un action del genere la conosco bene, fa foldare spesso tante mani di mid value come pair anche fino a 88-99 e mani come la mia, A high.

Siccome reputavo che lui avesse 2nd barellato tutti i K high Q high ecc opto nuovamente per il call.

Il river è un 7 rosso ininfluente (il board è quindi 5-5-2-5-7, ndr). Qui io sono certo che lui farà sempre shove, sia valore puro come A-A K-K Q-Q e delle volte J-J, sia tutti i bluff. Era una situazione piuttosto borderline considerando che al tavolo 9 left c’erano due o tre giocatori con 10bb o meno.

Millionaire Maker Alessio Di Cesare
Alessio Di Cesare

Blockeravo A-A e J-J, anche se non sempre c’è da fare troppo affidamento sui blocker.

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Quindi mi son detto, o ha K-K A-A oppure ha deciso che in questa mano su quel turn doveva imbarcarsi con K-Q, Q-Ts, Q-9s etc, pensando di trovare comunque un buon numero di volte il fold da parte mia. A me sinceramente in quel dato momento questa seconda opzione è sembrata più plausibile.

Alla fine lui shova e io chiamo con A-high. Ho avuto ragione dato che ha girato il bluff con K-Q e ho vinto pot da 80 bb.

Il poker è fatto anche di intuizioni oltre che di matematica, icm e via di scorrendo. In questo caso l’intuito ha avuto la meglio.

In heads-up vi siete fermati per stringere un deal. Come reputavi il tuo avversario “81highlander” e perché hai accettato di modificare il payout?

Il mio avversario mi è sembrato un duro mai visto, penso di non essere mai stato 3bettato cosí spesso in vita mia ad un final table. Poi comunque non ho ancora rivisto replay e sono certo che in qualche spot abbia avuto sicuramente top range.

In HU deciso di deallare per due motivi: avevo meno chips di lui e pensavo che una volta accordati (visto che comunque era stato lui a propormelo) avrebbe giocato molto più rilassato, facendo una serie di call/muck che senza deal difficilmente avrebbe fatto. Così è stato, poi ovviamente anche in heads-up la sorte non mi è stata troppo avversa fortunatamente.

Quanto sposta questa vittoria da oltre 20k nella tua annata? Come giudichi il tuo 2017?

Online sposta abbastanza, vincere il SS sul .it odierno è da considerarsi un big shot a mio parere. Questo 2017 direi che è stato piuttosto buono, anche se non è ancora finito l’anno. Mi auguro in futuro di arrivare anche a qualche live importante.

Il grafico di RenatoBelli su Pokerstars.it

Oltre a giocare online, ti vediamo spesso anche ai tavoli live. Quale delle due realtà preferisci e perché? Pensi che un buon reg online sia automaticamente anche molto competitivo dal vivo oppure sono due giochi diversi?

Personalmente preferisco live perché l’adrenalina che ti da è qualcosa di unico. Delle volte online quando sono all-in in bluff marcio continuo a urlare al mio oppo virtuale “foldaaa e foldaaaa” (ride, ndr). Live in queste occasioni non puoi muovere un muscolo e devi stare impassibile per diversi minuti magari. Penso quindi che siano due giochi diversi, ho visto reg bravi online fare cose completamente a caso live, oppure fare delle move date per scontate online e schiantarsi contro un muro live.

Cosa ne pensi della liquidità condivisa? Hai mai pensato di trasferirti sul dot com?

Per quanto mi riguarda mi auguro arrivi presto per giocare con un field diverso e quindi cercare di migliorare e soprattutto per l’aumento dei prizepool. Finora non ho ancora pensato al dot com, ma mai dire mai, soprattutto in caso di mancata liquidità condivisa.

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