Sam Trickett ha avuto una carriera di poker pro degna della sceneggiatura di un film. Il 32enne è infatti andato broke per due volte, ma poi è riuscito a vincere 30 milioni di sterline (stando a quanto ha dichiarato lui stesso). Sam è passato dalle partite low stakes del casinò di Newcastle al Big One Drop da un milione di dollari di buy-in che ha chiuso in seconda posizione nel 2012 per 10.1 milioni di dollari, ma oggi si è evoluto ulteriormente, diventando il testimonial di una delle poker room più grandi al mondo e soprattutto l’organizzatore di una delle partite high stakes online di PLO più spettacolari in assoluto
Eppure, nonostante il successo enorme che ha vissuto nella sua carriera, il professionista inglese ha un rimpianto che non riesce a scacciare dalla sua testa: la mano finale del Big One For One Drop.
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Il rimpianto di Sam Trickett: la mano finale contro Esfandiari
Nella mano finale di quel torneo entrato nella leggenda (il più alto di sempre), Trickett si giocò tutto con q 6 sul flop 5 j 5 e trovò lo snap call di Antonio Esfandiari, che aveva un trips con 7 5 . Il turn 3 e il river 2 consegnarono la vittoria a The Magician.
“Nonostante abbia vinto più di 10 milioni di dollari, quella mano è un rimpianto”, ha dichiarato recentemente Sam Trickett in un’intervista per HighStakesDB.com. “Decisi di prendere una decisione ad alta varianza che non avrei dovuto prendere. Non avrei dovuto pushare con quella mano su quel flop”.
I piatti più grandi vinti e persi da Sam Trickett
Nel corso della stessa intervista, Trickett ha parlato anche di cash game. Nello specifico, ha dichiarato l’entità del piatto più grande che abbia mai vinto e di quello più grande che abbia mai perso.
“Il piatto più alto che ho vinto in una partita live è stato di 2.1 milioni di sterline (2.37 milioni di euro, ndr). Il piatto più alto che ho perso è stato di 2.8 milioni di sterline (3.16 milioni di euro, ndr)”.
Si tratta di cifre altissime, per cui Sam deve aver giocato quasi necessariamente in Asia, nelle partite nosebleed di Macao dove era un regular fino a qualche anno fa.
Sam Trickett: “Chi vorrei e chi non vorrei al tavolo”
Il professionista inglese ha poi parlato del poker live e dei suoi protagonisti.
“Il giocatore più divertente da avere al tavolo è Leon Tsoukernik“, ha dichiarato. “Crea un’atmosfera ideale per accendere l’action e fa in modo che tutti i partecipanti siano molto attivi. Per quanto riguarda i giocatori che non vorrei mai trovare al tavolo (per le loro abilità, non su un piano umano, ndr), dico Ben Tollerene online e Timofey Kuznetsov live”.
L’attacco a William Kassouf
Trickett ha poi detto quali modifiche apporterebbe al poker live se ne avesse la possibilità.
“Toglierei la possibilità di tankare in piena bolla, creerei una blacklist degli scammer e farei in modo che non potessero mai più sedersi a un tavolo e infine “bannerei” Will Kassouf. Dà fastidio a tutti per prendersi un vantaggio, penso che sia irrispettoso e non dovrebbe essere incoraggiato a continuare con questo comportamento”.
Le serate nei night club di Las Vegas e il “dream table”
Infine, Sam Trickett ha risposto a due domande molto più leggere: quali sono stati gli acquisti più stupidi che ha fatto con le vincite maturate ai tavoli e chi vorrebbe al suo tavolo di poker ideale.
“In realtà non ho mai fatto acquisti troppo idioti… diciamo che sicuramente ho speso più di quanto dovevo nei night club di Las Vegas. Per quanto riguarda il mio dream table, vorrei Micky Flanagan, Robert de Niro, Jimmy Carr, Eric Cantona e Zlatan Ibrahmovic. Il motivo è semplice: non mancherebbero le risate. E poi Cantona è una leggenda, mentre Zlatan… è Zlatan”.