Recente protagonista del WPT Amsterdam, Samantha Abernathy sta guadagnando sempre maggiore popolarità nel circuito. L'allieva di Flaminio Malaguti è stata intervistata proprio mentre si trovava nella capitale olandese: una buona occasione per conoscere meglio una giocatrice tanto brava quanto affascinante.
"Vivo a Vegas e l'unico WPT che avevo giocato oltreoceano era stato Praga. Questa è la mia prima volta ad Amsterdam. Ho giocato tre settimane a Monaco, all'EPT. Finito qui andrò a Las Vegas per le WSOP", racconta la Abernathy a CalvinAyre.com.
Una trasferta europea che non le ha dato molte soddisfazioni in quel di Montecarlo: "È stato bello, ma non avevo mai subito così tante bad beat consecutive. Nel Main Event sono andata in all-in pre-flop contro altri due giocatori: avevo A-A e i miei avversari entrambi K-K. Il board è stato Q-T-4-A-J. Sarebbe stato un piatto da 160.000 al quarto livello. Questo viaggio è una buona occasione per rifarmi".
La Abernathy ha uno stile piuttosto aggressivo, merito degli insegnamenti di Malaguti o si tratta di una caratteristica innata? "Sono stata una ginnasta per gran parte della mia vita. A parte la tolleranza al dolore fisico, questo sport ha anche un lato molto emotivo. Ciò si traduce bene nel poker. Anche se è un gioco di intelligenza, in qualche modo ciò che ho imparato nella ginnastica mi aiuta davvero come giocatrice".
Una natura davvero competitiva quella di Samantha ("che si giochi per soldi o ci siano in palio solo delle mele, io voglio sempre vincere"), che però non ha soffocato un lato molto creativo della sua personalità: "Sicuramente fa parte di me. Dopo il college mi sono trasferita a Chicago e ho iniziato a lavorare a tempo pieno in un'agenzia digitale che si occupa di sviluppare app, giochi e software. Quando ho iniziato a giocare a poker ho deciso di lasciare il lavoro e di diventare una freelance".

Una creatività che va oltre il poker: "Spesso mi capita di creare qualcosa: un video sciocco di me che rappo una canzone, o un dipinto, o un disegno o persino un'app. Dipende dalla giornata e da come mi sento".
La sua trasferta olandese l'ha vista accompagnata da giocatori del calibro di Anthony Zinno, Jason Mercier e Natasha Barbour. "Siamo stati insieme a Monaco. In realtà io non avrei nemmeno dovuto esserci. Ho partecipato a 'Poker Night in America: Ladies Night' dove ho fatto amicizia con Natasha. Ed eccomi qua".
E per quanto riguarda le sue preferenze di gioco? "Preferisco giocare con le donne. Sono più divertenti, ma anche più facili da battere. Ci sono dinamiche diverse, mi sento anche più a mio agio a socializzare. In un tavolo pieno di uomini non parlo molto. Ho le mie cuffie, ma non ascolto musica: le uso come barriera".