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Tatjana Pasalic

Tatjana Pasalic: "Alcune donne del poker non sono come vogliono apparire"

Bellissima, gran lavoratrice e indipendente. Tatjana Pasalic è il prototipo della donna di successo in un ambiente ad altissimo tasso di testosterone come può esserlo solo il mondo del poker professionistico. Blogger, presentatrice, a volte anche fotografa ed ogni tanto persino giocatrice. Gli impegni, nel calendario della croata, non mancano affatto.

Tatjana Pasalic
Tatjana Pasalic

"Quando devi fare più cose contemporaneamente è durissima", ha dichiarato la Pasalic in una recente intervista. "Quando devo bloggare e fotografare ci vuole molta tenacia: bisogna sempre andare di qua e di là nella poker room per non perdere l'azione, e quando i giocatori se ne vanno a casa non c'è molto tempo per scrivere il recap".

Ormai la Pasalic è di casa nell'ambiente poker, un ambiente che ama e trova "stimolante e soddisfacente, perché devo sempre affinare le mie abilità di presentatrice. Quando sei davanti alla telecamera devi pensare a tante cose: postura, strategia del poker, linguaggio, traduzione, elocuzione e tanto altro. Col tempo diventa un'abitudine, ma ho sempre il desiderio di migliorare costantemente".

Tatjana Pasalic
Presentatrice, blogger e giocatrice

Come dicevamo, la Pasalic non disdegna di saltare dall'altra parte della barricata, di tanto in tanto. "Ogni volta che gioco il Main Event WSOP mi dico che sarebbe divertentissimo giocare per lavoro. Però poi mi rimetto davanti alla telecamera e mi ricordo di quanto io ami davvero informare i fan e gli altri giocatori, e lascio la vita dei pro a chi è molto più bravo di me a fare questo".

Oggi le cose vanno bene, ma anche per lei c'è stato un periodo difficile in passato: "Sei mesi dopo il Black Friday è stata davvero dura per me, professionalmente parlando. I progetti televisivi venivano accartocciati e gettati via in tutto il mondo. Fortunatamente ho trovato persone che hanno creduto in me e che mi hanno mantenuto nel loro team".

Poi è tornato il sereno e di momenti positivi la bella croata ne ha vissuti tanti: "Il poker è diventata la mia vita. Ho incontrato tante persone fantastiche, incluso mio marito. Ho viaggiato per il mondo, ho fatto il lavoro che sognavo, ho avuto tante opportunità di cui sono grata. La scorsa estate ho ricevuto il badge dello staff al Rio mentre lavoravo per la Poker Productions, lo aspettavo da tanto… e finalmente è diventato realtà!"

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Ma com'è, per una donna, lavorare in un ambiente dominato dagli uomini? "Eccezionale. Faccio gli occhi dolci e loro mi accompagnano alla macchina quando finisco di lavorare alle 3 di notte ed è buio. Seriamente, è sempre stato bello. Gli uomini con cui lavoro sono veri professionisti e mi hanno trattato sempre come un fratello o come una principessa, a seconda delle occasioni. Ci sono ragazzi che considero surrogati delle mie amiche".

Anzi, se possibile sono proprio le donne le più tremende: "Trovo interessante che, nella mia esperienza, alcuni degli abusi più duri siano arrivati non dagli uomini, ma dalle altre donne di questa industria - sia facenti parte dei media sia dei giocatori. Oggi si parla molto di sessismo nel poker, ma penso che occorra fare una riflessione anche su quanto siano infide molte donne nel poker, anche se appaiono diversamente agli occhi dei fan".

L'intervista si chiude con qualche curiosità: "Cosa vorrei cambiare nell'industria del poker? Che il poker online fosse legale negli USA e fosse aperto al mondo intero. La persona più interessante che ho incontrato nel poker? Me stessa cinque anni fa e me stessa adesso, perché ho imparato moltissimo. Chi mi manca nel mondo del poker e perché? Dico Howard Lederer, ma solo perché se fosse ancora in giro significherebbe che Full Tilt non è mai caduta in rovina e che magari il Poker After Dark e la Onyx Cup ci sarebbero ancora".

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