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Zlatan Ibrahimovic, tackle su PokerStars: rifiuta un contratto da 4 milioni

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E fu così che Zlatan Ibrahimovic rifiutò la corte di PokerStars. La notizia-bomba arriva dall’edizione online del quotidiano parigino Le Parisien, secondo cui la star svedese del Paris Saint-Germain avrebbe detto “no” alla proposta della poker room numero uno al mondo di diventare testimonial.

Secondo quanto riporta Le Parisien, il bomber ex Juventus, Inter e Milan sarebbe stato contattato tramite l’agenzia VIP Consulting un paio di settimane fa. L’attaccante però avrebbe preferito declinare l’offerta, che secondo il quotidiano francese sarebbe stata di 3 o addirittura 4 milioni di euro.

Ibra è il calciatore più pagato della Ligue 1, la Serie A francese, con uno stipendio lordo di 18 milioni di euro l’anno (senza contare sponsor e diritti d’immagine). Per PokerStars sarebbe stato un gran colpo, dopo le acquisizioni dei vari Rafa Nadal, Ronaldo, Boris Becker, Gael Monfils e il nostro Gigi Buffon.

Negli ultimi anni, la room della picca sta puntando molto sulle stelle dello sport come ambasciatori del poker nel mondo. Una strategia di marketing che evidentemente sta dando i suoi frutti, se PokerStars è arrivata davvero a offrire tutti quei soldi ad uno dei calciatori più forti e chiacchierati di oggi.

Zlatan Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic

Difficile capire il vero motivo per il quale Zlatan avrebbe scelto di non legare la propria immagine a quella di una poker room online. Ci sentiamo di scartare l’ipotesi-denaro, anche se molti siti ritengono che Ibra abbia detto di no perché scontento della proposta economica.

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Se così fosse, non si spiegherebbe come mai lo svedese abbia accettato un compenso di 1 milione per una pubblicità della Volvo, oppure un contratto da € 600.000 l’anno per diventare ambasciatore in Francia per la XBOX One di Microsoft – al netto della sua passione per le macchine e i videogiochi. Probabilmente, parlando di passioni, il poker online non rientra nei gusti del bomber del PSG.

L’ipotesi forse più accreditata è legata al fatto che Ibra non voglia semplicemente legare il proprio nome a un brand che si occupa di gambling, seppure principalmente di poker. Non bisogna dimenticare, poi, che Zlatan è un’icona in Svezia, dove il settore del gioco online sta attraversando un momento delicato.

Da quelle parti, infatti, in teoria si potrebbe giocare soltanto su Svenska Spel, l’operatore di stato, ma in realtà gli svedesi fanno un po’ quello che vogliono. Può darsi che Ibrahimovic abbia preferito non immischiarsi in una faccenda che avrebbe potuto causargli un ritorno d’immagine negativo proprio nel suo Paese.

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