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Bryn Kenney, un “tuffo” estivo che costa caro: perde un monster pot in pieno bluff

Ogni singolo bluff è diverso da un altro, e non è solo una questione di carte e giocatori. Nel giudicare il valore di un bluff è infatti fondamentale capire quanto quella puntata in bianco pesi a livello psicologico sul nostro avversario. Ad esempio, lo stesso identico bluff (stesse carte e giocatori) effettuato prima o dopo lo scoppio della bolla ha un valore completamente diverso.

Questo discorso è ancora più valido quando si confronta un tavolo di cash game al tavolo di un torneo: certe mani sono infoldabili nel primo contesto perché si ha la possibilità di rientrare in gioco, mentre in un torneo, magari in piena bolla del final table con primo premio milionario, riuscire a effettuare lo stesso call risulta molto più difficile.

Bryn Kenney lo sa bene, considerando che è da anni un regular sia dei tornei high roller sia del cash game high stakes. Tuttavia, nell’ultima apparizione a Poker Night In America ha dimostrato di aver preso con troppa leggerezza questo fattore, visto che ha tentato un bluff che sarebbe risultato estremo anche in un torneo, figuriamoci in un tavolo di cash game.

Un cooler innesca il tilt?

Prima di vedere la mano in questione è bene spiegare che poco prima Kenney si era già scontrato contro lo stesso avversario, un pro locale di nome Moreno. Era stato proprio quest’ultimo a rilanciare a $2.000 dopo un limp e di fronte alla 3-bet di Kenney a $7.300 era andato all-in per $22.950. Kenney aveva chiamato velocemente mostrando a q , ma solo per vedersi girare k k . I due hanno scelto di girare un solo board e i Re hanno retto. Così, Moreno ha vinto un pot di $52.350.

Forse Kenney è andato leggermente in tilt, perché poco dopo si è avventurato in un bluff spericolato.

Bryn Kenney sbaglia il bluff e perde pot da $100.000

In questo caso è Moreno ad avere a q , premium hand con cui rilancia a $500. Kenney spilla k j e decide di rilanciare a $2.700 con uno stack effettivo di circa $50.000. Shaun Deeb folda K-J e Moreno chiama.

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Il flop è 5 a 6 . Moreno ha quindi la top pair, ma di fronte alla puntata a $2.600 di Kenney decide di limitarsi al call. Il turn è un altro Asso, nello specifico un a . Kenney è drawing dead e forse ne è consapevole, ma decide comunque di applicare la massima pressione al suo avversario: punta $10.000 sul pot di $11.500. Moreno ci pensa e chiama con il tris.

Il river è un 2 , ci sono $31.600 in mezzo e Kenney ha $34.950 effettivi dietro (lo stack di Moreno). Dopo qualche secondo di riflessione, va all-in completamente in bianco. Moreno ha un tris con il secondo miglior kicker, ma non è comunque facile chiamare. Alla fine, però, decide di farlo, anche perché siamo a un tavolo di cash game e se si è adeguatamente rollati non è un problema accettare di trovarsi contro A-K e ricaricare.

Non è questo il caso: Moreno chiama e Kenney mostra il suo K-high. Di fronte al tris del suo avversario, il top winner dei tornei live del 2017 non fa una piega, nonostante abbia appena perso un pot da $101.000. Un tuffo in piena estate, ma più caro del previsto…

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