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Main Event WSOP 2011: Heinz superstar! Lamb e Staszko in finale

pius-heinzIl mondo del poker scopre una nuova stella nella lunga giornata del Rio Casinò: è il 22enne tedesco Pius Heinz che annichilisce il final table del Main Event WSOP e ipoteca il titolo più prestigioso.

A fargli compagnia nella finalissima a tre, ci saranno lo statunitense Ben Lamb (che nell’ultima mano elimina il connazionale Matt Giannetti con un poker di K) e l’ex chipleader ceco Martin Staszko. La composizione dei tre finalisti è stata decisa dopo 11 ore di gioco, nella lunga notte del Nevada (in Italia erano le 8 del mattino).

Lo studente di Colonia ha però lasciato poco spazio agli altri November Nine bullando a lungo il final table. Partito con in dote solo 16 milioni, dopo meno di due ore di gioco era riuscito a triplicare il suo stack.

Partirà martedì notte con quasi il doppio delle chips rispetto a Lamb che dopo aver sofferto e perso una mano sfortunatissima contro Phil Collins, è stato successivamente premiato più volte dalla dea bendata, a spese di Matt Giannetti che è uscito – a sorpresa – al quarto posto. Questa la situazione di partenza dei November Nine:

Seat 1: Matt Giannetti 24.750.000
Seat 2: Badih Bounahra 19.700.000
Seat 3: Eoghan O’Dea 33.925.000
Seat 4: Phil Collins 23.875.000
Seat 5: Anton Makiievskyi 13.825.000
Seat 6: Samuel Holden 12.375.000
Seat 7: Pius Heinz 16.425.000
Seat 8: Ben Lamb 20.875.000
Seat 9: Martin Staszko 40.175.000

Nelle prime fasi l’action è bloccata, i tre statunitensi giocano molto chiusi. I più attivi sono il chipleader Martin Staszko, l’irlandese Eoghan O’Dea e il libanese (residente in Belize) Bob Bounahra che si guadagna un po’ di celebrità catturando l’attenzione dei telespettatori di ESPN con il suo lungo sigaro (spento) al tavolo.

C’è qualche scaramuccia con il player della Repubblica Ceca che sembra avere la situazione sotto controllo, fino a quando non inizia lo show del tedesco Pius Heinz che, con un paio di 3-bet decise, intimorisce subito il tavolo.

La sua aggressività si nota e l’unico che non si fa mettere i piedi è in testa è un altro duro: Ben Lamb. L’americano risponde con un re-raise con K-5 guadagnando gli applausi a scena aperta del pubblico.

In un altro scontro pre-flop, la star statunitense Phil Collins dimostra un’ottima lettura dell’avversario foldando A-Q dopo la 3-bet di Heinz con A-K. Il giovane talento di Colonia inizia a scalare il chipcount vincendo piccoli piatti.

heinz-o-dea

Dopo circa 90 minuti di gioco arriva la svolta del final table con il tedesco che quasi sbeffeggia l’irlandese Eoghan O’Dea. Heinz apre a 1,3 milioni, Lamb chiama, dallo small blind O’Dea 3-betta fino a 4,1 milioni. Il tedesco fa call. Lamb sente che tira una brutta aria e folda.

Nel piatto ci sono circa 10 milioni ed il gioco inizia a farsi serio. Sul flop 8 8 4 O’ Dea punta 4,6 milioni (ha ancora uno stack di circa 20), Heinz pensa una vita e poi propende per il call. Turn: 2 l’irlandese vuole indurre al fold il rivale e spinge altri 8,2 milioni al centro del tavolo.

Inizia il teatrino di Heinz: per quasi 7 minuti rimane immobile e pensa. Alla fine mette tutte le sue restanti chips al centro del tavolo (circa 16 milioni) e O’Dea folda, vedendo compromesse le sue chance per la vittoria finale. Le telecamere svelano le carte dei due contendenti: Heinz Q-Q rispetto a A-Q di O’Dea. Il ricco pot permette al teutonico di passare al secondo posto con uno stack di 41 milioni. Neanche mezz’ora dopo la nuova stella di PokerStars (durante il final table non ha potuto giocare con la patch dello sponsor) passerà inesorabilmente in testa, facendo valere il suo stack.

Chi non convince molto è lo short stack inglese Sam Holden che gioca troppo timido. Rimasto cortissimo deve per forza entrare in gioco e per un paio di volte va all in, inducendo al fold gli altri November Nine. La terza volta però sarà fatale per lui: contro Lamb si trova dominato con AK vs. AJ ed il player statunitense chiude addirittura colore.

matt-giannettiNon si vede e delude anche l’ucraino Anton Makiievskyi, uno dei bocciati di questo final table. Il giovane player dell’est decide di mettere tutti i suoi 10,5 milioni al centro del tavolo con KQ con il call di Heinz con 99. Il flop K-J-J sembra dare ragione a Makiievskyi ma un altro 9 al turn decreta il secondo eliminato. Con questo colpo Heinz sale a 61,1 milioni. Staszko segue a distanza a quota 43, Giannetti e Lamb rimangono a 34.

Bounahra con il suo lungo sigaro non può far altro che osservare con solo 4,5 milioni, attendendo il suo momento che arriva al 38esimo livello (bui 400.000/800.000, ante 100.000) quando va all in disperato con A-5, call di Staszko con A-9 e per il simpatico libanese del Belize arriva l’eliminazione al settimo posto.

Nella fase centrale Heinz prova a forzare l’azione ma è un momento di relativa difficoltà per lui e la sua spregiudicatezza gli fa perdere per strada circa 10 milioni di chips, riaprendo i giochi. Ad approfittarne è senza dubbio Matt Giannetti che inizia a macinare con il suo gioco post flop brillante, facendosi pagare proprio da Heinz un bel full-house fino al river.

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Lamb perde un colpo (quasi) decisivo contro Collins che rimasto con soli 13,7 milioni riesce a raddoppiare, pushando con q j , Ben chiama con a   q . Flop relativamente innocuo con k 5 3 , turn 10 e al river incredibile colore chiuso da Collins con q .

ben-lamb“Big Ben” Lamb si trova così in zona pericolo ma avrà modo di rifarsi a spese di O’Dea e questa volta la dea bendata premia lo statunitense che si difende dal big blind con Q-8 suited, andando all in. O’Dea chiama con A-9: il board sembra dargli ragione ma al river spunta un 8 malefico che salva Lamb ad un passo dall’eliminazione. L’idolo di Dublino rimane con gli spiccioli e verrà eliminato da Staszko poche mani successive.

Heinz però riprende il largo grazie al suo gioco aggressivo e da chipleader assoluto elimina anche Phil Collins 9-9 vs. A-7 con la coppia che regge fino alla quinta strada. Rimasti in quattro Lamb sembra la vittima sacrificale con Giannetti secondo con circa 49 milioni, ad inseguire il tedesco forte di un big stack da 86.700.000 chips.

Martin Staszko riesce a raddoppiare a spese di Heinz che nel frattempo ha preso il volo mentre Giannetti compromette la sua ascesa nell’Olimpo degli Dei del poker in una mano contro il terribile tedeschino.

Heintz piazza una 3-bet da oltre 7 milioni e Giannetti chiama. Sul flop k k 7 con un pot da 16 milioni, il ragazzo di Colonia non scherza e betta per 6,9 milioni, seguito dal call dell’avversario. Al turn q , check per entrambi. Al river 9 con ancora un doppio check. Heinz mostra q 9 , Matt getta le sue carte nel mazzo e sarà l’inizio della sua fine, nonostante uno stack ancora di 41 milioni.

I due statunitensi al tavolo si scannano e non fanno per nulla gioco di squadra. E’ il momento di Lamb che da short stack spinge con a 7 , Giannetti chiama j j ma non è fortunato perché al turn il rivale chiude colore. Per il giocatore di Las Vegas è l’ennesima beffa e con 6 milioni il suo destino è segnato anche perché dinanzi alla buona stella di Lamb c’è poco da fare.

Matt Giannetti riesce a risalire a 12 milioni e con a 3 dal bottone prova un’azione disperata in steal ma Lamb è bello pieno con k k e chiude con un poker di re sul board k k q 5 q

phil-collinsL’appuntamento con la storia è per martedì notte, con il campione tedesco super favorito con un big stack di oltre 107 milioni ma guai a sottovalutare le mille risorse di Lamb. Ecco il chipcount:

1. Pius Heinz Germania 107.800.000
2. Ben Lamb Usa 55.400.000
3. Martin Staszko Rep. Ceca 42.700.000

Il payout riservato ai primi tre:
1st place $8.715.638
2nd place $5.433.086
3rd place $4.021.138

Il payout dei sei eliminati:
4. Matt Giannetti Usa $3.012.700
5. Phil Collins Usa $2.269.599
6. Eoghan O’Dea Irlanda $1.720.831
7. Bob Bounahra Belize $1.314.097
8. Anton Makiievskyi Ucraina $1.010.015
9. Sam Holden U.K. $782.115

Vincerà Heinz? Chi ti è piaciuto dei November Nine? Chi  ti ha deluso? Commenta lo spettacolo del final table sul nostro forum!

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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