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LIVE LAS VEGAS. Negreanu: “nessun rimpianto per il final table, oggi ha perso il poker”

wsop-banner-1Live Las Vegas. Una beffa atroce al river: come 14 anni fa, Daniel Negreanu chiude 11esimo ad un passo dal final table. Ma in conferenza stampa il canadese è sereno:

“Logico che uscire così al river è difficile da digerire ma la mia amarezza non deriva dal fatto che non sono diventato November Nine. Il tavolo finale non mi interessava. Era un momento chiave del mio torneo, io giocavo solo per vincere e avrei potuto raddoppiare contro il chipleader. In quel caso le cose cambiavano per me”.

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Negreanu sorridente al tavolo con Butteroni (photo courtesy of Fabio Coppola)

Negreanu senza falsa modestia commenta poi le prospettive di giocare a Las Vegas a novembre nell’evento planetario più importante: “oggi non ha perso Negreanu, ma ha perso il poker. Siamo in un momento decisivo per la regolamentazione in California e avermi al tavolo finale sarebbe stato positivo per il poker, per tutto il movimento. Essere November Nine sarebbe stato importante in questa ottica, per promuovere il gioco negli Stati Uniti, in una fase molto delicata e il mio nome poteva dare un grosso contributo”.

Presente alla conferenza stampa il nostro insider di Las Vegas, Fabio Coppola che commenta: “era felice e distrutto al tempo stesso ma da lui c’è solo da imparare. Il suo non è un atteggiamento arrogante, ha solo evidenziato che la sua presenza al final table sarebbe stata importante per il poker. E’ la verità”.

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“Era tranquillo – afferma Fabio – ed ha parlato con molto equilibrio, analizzando con lucidità quello che era successo pochi minuti prima. La cosa che sorprende di Daniel è che dopo essere uscito in modo così atroce al river, era disponibile con tutti. Il poker ha bisogno di persone come lui. Dal punto di vista personale mi ha impressionato anche Federico Butteroni, ragazzo con la testa sulle spalle e i piedi per terra. Speriamo possa arrivare ad essere il secondo italiano November Nine della storia”.

 

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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