Poker onlineEros Ganzina si gode i numeri che certificano una conferma importante: il Main Event IPT è riuscito a sfondare il muro delle 900 presenze (per la precisione 944), contro ogni pronostico, se pensiamo che la carovana dell’EPT è sbarcata qui sull’isola solo 6 mesi fa ed è inserita tra due tappe storiche come Barcellona e Praga.
“Possiamo solo che essere – afferma il Direttore del Casinò di Portomaso – contenti. Partivamo dagli oltre 1.280 dell’ultima edizione, è un numero inferiore, ma è il secondo IPT di sempre lo stesso. E’ una soddisfazione da parte nostra. Barcellona, WSOPE e c’è stato anche il mare mosso. Hanno cancellato il catamarano che non è partito dalla Sicilia ed abbiamo perso molti iscritti”.
Quanti giocatori aspettavate e che erano pronti alla partenza da Pozzallo?
E’ difficile quantificare, ma posso dire tranquillamente dai 50 ai 100 players.
I numeri hanno rispettato le previsioni?
Si, tutto previsto. Attendevamo un calo del 20%-25%.
In base a quali dati, attendevate una flessione?
Il dato è calcolato dai satelliti. Gli organizzatori parlavano di questa percentuale. Noi ci siamo preparati anche per numeri maggiori. Non possiamo lamentarci.
Sotto il profilo dell’organizzazione, quali sono stati i vostri sforzi?
Ci siamo preparati al meglio per tenere aperto 24 ore su 24 il casinò come è accaduto anche a marzo. Siamo i primi a farlo: sotto il profilo del poker è già successo, ma non per quanto concerne la sala da gioco. La struttura è operativa senza sosta e devo ringraziare tutti i manager e lo staff.
Rispetto a marzo è cambiato qualcosa?
Ci siamo preparati molto meglio per quanto riguarda la reception, casse e i servizi di ristorazione. Per il gaming eravamo già pronti, però abbiamo voluto migliorare alcuni dettagli. Anche i punti vendita per il ristoro sono diversi. Abbiamo introdotto una ditta esterna per la cura dell’health food.
Per la prima volta sono stati disputati gli Spin dal vivo…
Abbiamo lavorato di fino con MGA e li abbiamo convinti a lanciare con PokerStars, gli Spin and Go Live. E’ un evento più che altro dimostrativo, con buy-in basso a 50€, poi se prenderà piede si potranno anche elevare le quote di iscrizioni.
Gli Spin and Go live potrebbero entrare in un’offerta fissa all’interno del casinò?
Non penso: richiede un utilizzo di dealer importante ed inoltre ci sono problemi tecnici non secondari e punti interrogativi non indifferenti.
Del tipo?
Online quando uno paga 5$ può vincere un milione, ma il milione è già accumulato come avviene per le slot. C’è il problema del jackpot live. La casa da gioco dovrebbe garantire, prima che venga accumulato, ma mettiamo caso che il jackpot esca tre volte consecutive? Su internet funziona come una slot. Dal vivo, dovrebbe essere gestito da un software ad hoc, ma in questo caso non si può più parlare di live. Sarà più un messaggio promozionale questo evento.
Tu che hai ospitato molti tornei nel tuo casinò, ti sei fatto un’idea? I giocatori di poker sono gamblers? Giocano alla roulette oppure sono clienti che si differenziano rispetto al target del casinò?
Al 90% dei giocatori piace gamblare, come dite voi. Dipende cosa si intende per gambling. Magari il giocatore di poker non mette 100 euro sul tavolo da blackjack ma poi fa prop bet assurde sul colore della prossima carta da 100.000€. Si nascondono dietro l’aspetto matematico ma poi in realtà il 90% per me sono gamblers, l’altro 10%, forse meno, è rappresentato da ragazzi disciplinati ed equilibrati. Più i giocatori vanno in alto e più hanno la tendenza a giocarsi tutto, magari non nei giochi dove sono consapevoli dell’house edge, ma fanno scommesse incredibili.
Hai letto del piano di apertura di 4 nuove sale da gioco in Italia? Il tuo pensiero? Sei favorevole?
Ho già commentato altre volte indiscrezioni simili: ho iniziato più di 20 anni fa a fare questo lavoro ed ho sempre sentito di progetti del genere. Vari Governi si sono interessati, questa volta sembra diverso. Il sottosegretario Baretta che la delega sul gioco, ha mostrato un interesse concreto. E lo stesso ha fatto il Ministero degli Interni Alfano. Entrambi spingono per Taormina.
Quante possibilità ci sono per portare a termine questo piano?
E’ necessario prima capire l’interesse delle quattro sale da gioco esistenti. Io non voglio commentare al momento, perché sono solo indiscrezioni. Federgioco ha smentito.
Sei ottimista?
Io credo che qualcosa si stia muovendo ed è un bene, perché i nostri quattro casinò sono location dove esistono controlli, mentre nelle sale in giro per il territorio non controllano se entrano minori etc etc. Io posso essere solo favorevole all’apertura di nuovi casinò, perché permetterebbe di controllare meglio il gaming in Italia.
Rispondi in modo sincero: l’apertura di Taormina ti spaventa? Il sottosegretario Baretta ha affermato che in Sicilia bisogna aprire i casinò per contrastare l’offerta di Malta…
Io sono originario di Bolzano e ti posso assicurare che i trentini hanno fatto la fortuna dei casinò austriaci al confine. Stesso discorso vale per Nova Gorica. Inutile nasconderci, per noi sarebbe una grandissima mazzata, pagheremo un prezzo importante, ma sarebbe un colpo per tutta l’isola di Malta. Dipende però chi gestirà i casinò. Lato gambling per noi sarebbe deleterio, per quanto concerne il poker non temiamo nessuno, vista la nostra elasticità nella gestione del casinò. E poi sembra tutto prematuro: tra il dire e il fare c’è di mezzo il Canale di Sicilia.
