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Final table M.E. WSOP: ci siamo!

Il momento tanto atteso e’ arrivato. E’ tempo di Final Table per il Main Event WSOP, Il frutto agognato del tam tam mediatico che ha creato un’attesa senza precedenti. Molti erano scettici, sul differimento del tavolo finale a novembre, ma a quanto pare Harra’s – organizzatrice dell’evento – ci ha visto giusto. Ognuno dei "november nine" ha avuto modo di farsi conoscere, di far parlare di sè, di chiudere contratti di sponsorship, di fare beneficienza. In una parola, di utilizzare la loro improvvisa celebrità come meglio credessero. Comunque vada, anche se – com’è ormai praticamente certo – l’esperimento del tavolo finale spostato verrà ripetuto, non v’è alcun dubbio che i "november 9" originali rimarranno loro, nella memoria collettiva. Stanotte sarà l’ultima, per la loro provvisoria "second life". Ma le vite di questi 9 giocatori cambieranno, inesorabilmente.

Andiamoli a rivedere, i nove candidati al titolo di Campione WSOP 2008:


Seat 1: Dennis Phillips, 53 anni, USA – 26.2895.000 chips

Direttore contabile di una compagnia di "trucks" nel Missouri, giocatore per passatempo, ha vinto l’ingresso al Main tramite un satellite live da 200$. Ora parte da chipleader, e la favola di Dennis si condisce di un altro particolare importante: ha dato vita, diverse settimane fa, ad un’asta benefica su ebay per vendere uno spazio sulla sua maglia, e donare interamente il ricavato al fondo americano contro la Sclerosi Multipla, grave patologia che da 10 anni affligge il fratello, oltre a milioni di persone nel mondo.



Seat 2: Craig Marquis, 23, USA  – 10.210.000 chips

Il giovane Craig è un giocatore online, proveniente da Arlington – Virginia. Specialista dell’online e della modalità heads up.  La sua crescita è stata impressionante, ed è passato da giocare limiti bassi agli high stakes 200$/400$ su Full Tilt (con il nick "craigmarq") in un tempo davvero breve. Parte con uno stack tra i più bassi, ma da lui ci si attende molta azione. Oltretutto Craig è colui che ha eliminato Hamrick al 10° posto, quindi – di fatto – ha sancito la nascita dei "november nine"



Seat 3: Ylon Schwartz, 38, USA – 12.525.000 chips

Il newyorkese Ylon è un gambler di lungo corso, a dispetto dell’età relativamente giovane. Da 20 anni ha giocato a tutto: scacchi, corse di cavalli, backgammon, freccette, biliardo…poi ha scoperto il poker. E non lo ha mollato più. Ylon è stato anche il primo a lanciare l’idea di vendere un "pezzo" di sè su ebay per monetizzare al massimo possibile il suo momento di gloria. Gioca su Pokerstars con il nick "TenthPlanet".



Seat 4: Scott Montgomery, 26, Canada – 19.690.000 chips

Forse il giocatore tecnicamente più accreditato dei nove finalisti, il canadese Scott è un professionista affermato, che si è fatto strada prima online ("r_a_y" il suo nick su full tilt, ma gioca dovunque), poi dal vivo, ottenendo nel febbraio scorso un grande 5° posto all’L.A. Poker Classic, che gli è valso il rispetto dagli addetti ai lavori. Alle WSOP 2008, per lui altri 3 piazzamenti. Ha imparato a giocare a poker in Giappone, dova ha vissuto per un periodo insegnando lingua inglese.



Seat 5: Darus Suharto, 39, Canada – 12.520.000 chips

L’unico ad ammettere candidamente di considerarsi un "amateur", Darus è originario dell’Indonesia dove è nato, trasferitosi poi da piccolo in Canada con la famiglia. Il profilo di Darus, a parte le origini, ha diverse affinità con quello di Chris Moneymaker. Come il campione WSOP 2003 fa di mestiere il commercialista, e sempre come il pro di pokerstars, non ha risultati di rilievo alle spalle. Il "black horse" del final table potrebbe essere lui…

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Seat 6: David "Chino" Rheem, 28, USA – 10.230.000 chips

Se Montgomery è il favorito tecnico, "Chino" è senza dubbio il giocatore con i maggiori risultati in carriera. Il losangelino ha un passato burrascoso alle spalle, che lo ha visto conoscere anche la galera per piccoli furti e possesso di droga, ma il poker gli ha ridato una nuova vita, e David è diventato giocatore rispettoso e rispettato. 5 piazzamenti alle WSOP (tra cui un 2° nel 2006, sconfitto da Allen Cunningham), diverse vittorie nei circuiti maggiori. E’ short ma temibilissimo.



Seat 7: Ivan Demidov, 27, Russia – 24.400.000 chips

Si sta rivelando un potenziale campione, questo nativo di Mosca. Si definisce un semipro, e gioca online dal 2006. Ma Ivan si è rivelato un "crack" dal vivo: 3° posto al Five Diamond Poker Classic nel dicembre scorso, poi un piazzamento alle WSOP e la perla del final table di stanotte. Ma non basta: dopo aver raggiunto l’atto conclusivo del Main WSOP, è arrivato – nel settembre scorso – 3° al Main Event WSOPE di Londra, vinto poi da John Juanda. In quell’occasione, Ivan ha dato una grande ipmpressione di solidità che, se confermata stanotte, lo eleggerebbe favorito, anche in ragione del secondo posto nel chipcount.



Seat 8: Kelly Kim, 31, USA – 2.620.000 chips

Lo short stack del torneo è di origini coreane e, nonostante fosse cortissimo già quando erano 13 i giocatori rimasti, ha dimostrato di vendere cara la pelle. Kelly non è certo l’ultimo arrivato a questo sport: gioca infatti a poker dal 1995, e nel 2003 ha lasciato il suo precedente lavoro (era analista finanziario, ndr) per dedicarvisi a tempo pieno.



Seat 9: Peter Eastgate, 22, Danimarca – 18.375.000 chips

Molto stimato sia in patria, Peter viene da Odense ed è un esperto giocatore online, in cui è uno specialista di cash heads up high stakes. Se dovesse vincere, sarebbe il più giovane di sempre ad aggiudicarsi il titolo WSOP. Attualmente il primato spetta a Phil Hellmuth jr, che nel 1989 vinse il Main Event a 24 anni. Inutile dire che tutta la Danimarca non chiuderà occhio stanotte per seguirlo

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"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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