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Giada Fang manda in pensione la Casa degli Assi, "ma abbiamo un grande progetto..."

Il suo 2016 è iniziato in maniera movimentata, con una sessione-fiume dell'Italian Big Game in cui ha perso un monster pot contro Luca Pagano, riuscendo tuttavia a riprendersi in maniera brillante. Ma Giada Fang è una donna di poker a 360°, in continua evoluzione come il giochino che ha sposato professionalmente e che ora ha intenzione di presentare sotto una nuova luce, naturalmente insieme a PokerStars.it di cui è anche quest'anno non solo Team Pro Online, ma sempre più testimonial tout court.

Abbiamo ancora davanti l'immagine del monster pot perso contro Luca Pagano all'Italian Big Game. Quante volte l'hai rigiocato, nella testa?

Molte, e sono arrivata alla conclusione che contro un altro giocatore avrei probabilmente fatto call. Contro Luca, e senza le telecamere, credo che avrei foldato turn.

Il fattore TV altera le dinamiche di tavolo in modo così decisivo?
Chiaro, cambia moltissimo. C'è tutta una serie di cose che avvengono perchè sei ripreso e c'è un pubblico a guardarti. Per esempio prima di quella QQ vs AA c'era stata un' altra mano in cui Luca aveva puntato con 44 su board 67Q69 e infine chiamato sul mio rilancio al river (Giada aveva 96, ndr). Senza tv non lo avrebbe mai fatto, le telecamere alterano alcune dinamiche, in particolar modo amplificano alcune situazioni di bluff catching.

Però non hai tiltato, dopo quella mano maledetta.
Non ho percepito alcun tilt anche perchè, quando ho messo, sapevo che al 70% avrei perso quel colpo. Anzi sono soddisfatta della mia reazione: dopo quel colpo ero rimasta con uno stack ridotto senza possibilità di ricaricare, così ho deciso di adottare una sorta di short stack strategy molto aggressiva e che ha pagato, perchè alla fine ho recuperato praticamente tutto.

Più che altro, la grossa difficoltà in questo Italian Big Game è stata quella sul piano della resistenza psico-fisica. Giocare 8 ore in fila sotto una pressione amplificata dalla presenza delle telecamere è stremante e perdere focus è quasi fisiologico: infatti, se riproponessero questa sessione unica da 8 ore, non credo che lo rifarei.

A proposito di focus e salute psicofisica, cosa fai per tenerti in forma?
Cerco di fare una vita piuttosto regolare, mi sveglio sempre verso le 8 e mezza e sono sempre piuttosto di corsa, anche se riesco sempre a trovare il tempo per allenarmi: alterno sessioni intensive di crossfit ad altre di yoga. Come alimentazione cerco di evitare i grassi in particolar modo prima di mettermi a grindare, perchè tolgono focus e forze da dedicare alla mente.

Oggi avere la mente sgombra sembra contare sempre di più. Avere un mental coach diventa quasi indispensabile, oltre certi livelli?
Il fattore mentale oggi conta molto di più, in particolare da quest'anno con i vip system abbassati che ti costringono a fare profit vero e non più dalla rakeback. Al tempo in cui grindavo sit'n'go in un field full reg avevo qualche problema di tilt, così decisi di prendere un pacchetto con Jared. Lui mi aiutò a capire un concetto fondamentale, ovvero che alcuni miei problemi non nascevano al tavolo ma da rabbie represse che mi portavo dentro da anni. Ecco, alla fine il mental coaching ti aiuta a capire te stesso, e quella al tavolo è solo una delle conseguenze positive di un percorso che abbraccia la persona.

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Stai seguendo la Global Poker League? Cosa pensi dell'idea di cercare un nuovo pubblico tramite questa "sportification" che mira a pubblici contigui come quello dei gamers e degli esports?
Confesso che non sto seguendo molto le vicende della GPL, anche so dei Rome Emperors di Max Pescatori e spero che vadano alla grande. Posso però dirti che quest'idea ha alcune cose in comune con un progetto che stiamo per lanciare...

Giada con Luca Pagano e Pier Paolo Fabretti ne 'La Casa degli Assi'. A quanto pare non ci sarà una terza edizione
Giada con Luca Pagano e Pier Paolo Fabretti ne 'La Casa degli Assi'. A quanto pare non ci sarà una terza edizione

Una nuova Casa Degli Assi?
Quest'anno la Casa non la faremo, anche se in realtà ha funzionato bene e sono soddisfatta. Personalmente non ho mai amato e seguito troppo i reality, ma questo prodotto in Italia va meglio che altrove e noi volevamo offrire qualcosa di specifico per i pokeristi, che in genere hanno gusti più raffinati della media.

Di che si tratta, allora?
Non posso ancora dire molto. Diciamo che si tratta di un progetto che coinvolge Twitch e il mondo dei gamers, un'idea "interdisciplinare" che comprende il poker ma anche altri giochi come Hearthstone e Fifa. Un poker player può essere anche un buon giocatore di Heartstone, ma anche chi viene da altre discipline potrebbe trovarsi molto bene a hold'em...

Sembra molto interessante. Detta così, sembra una sorta di "fase due" nella rivoluzione iniziata con la discussa riforma del vip system.
Non so se sarà la fase due, ma certo sarà una spinta verso il mondo dei gamers, come è giusto che sia.

 

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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