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Il Poker e la crisi economica

La crisi economica che attanaglia e spaventa gran parte del mondo occidentale puo’ avere delle conseguenze anche sul poker online? E’ dei giorni scorsi la notizia che Duplicate Poker ha improvvisamente chiuso i battenti, motivando il tutto col fatto di essere "solo una piccola vittima della grande crisi economica in atto". Ma le cose non stanno proprio così…

In realtà Duplicate Poker era una room un pò particolare, che offriva uno strano tipo di hold’em: in estrema sintesi, viene distribuita la stessa mano su due o più tavoli che abbiano lo stesso numero di giocatori; vince colui che, con la propria mano, riesce a vincere più chips rispetto a quanto abbiano fatto i players nella stessa posizione e con le stesse carte, ma su altri tavoli. 
Una formula rischiosa quindi, che aveva l’intenzione di premiare meglio l’abilità del giocatore. Una formula che però si è rivelata un pò cervellotica e – cosa più importante di tutte – non ha avuto il seguito di utenti sperato. E questa è in sostanza la ragione della sua recente chiusura.

La crisi economca potrebbe invece avere una implicita influenza su una componente importante del poker: i Pro. Il PPP – Professional Poker Player – in genere destina una congrua parte dei suoi profitti ad investimenti differenziati, che mirano a rendere i propri guadagni più indipendenti possibile dalla famigerata "varianza", sempre in agguato nel gioco del poker. Se però – come nella maggior parte dei casi – tali investimenti sono di natura immobiliare ed azionaria , ecco che con la crisi dei mutui ed il crollo delle Borse, molti professionisti del poker potrebbero aver perso diversi quattrini. E’ il caso ad esempio di Isaac "westmenloAA" Baron, che ha ammesso nei giorni scorsi di aver perso parecchio del denaro investito in borsa.

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Per quanto riguarda le poker room invece, caso "duplicate poker" a parte, l’attuale momento di difficoltà non dovrebbe intaccare minimamente le strutture dei networks, a maggior ragione di quelli più importanti e consolidati nel tempo in un mercato ultracompetitivo ed esigente come quello del poker online mondiale. I soldi in giacenza degli utenti non vengono utilizzati per praticare speculazioni finanziarie, quindi potete continuare a giocare tranquilli.

Al momento è negli USA che la crisi economica appare più allarmante. Ma l’impressione è che – in una situazione che certamente è seria – sia in atto una sorta di ‘regolamento di conti’ tra poteri forti, da leggersi soprattutto in ottica elettorale: il 4 novembre infatti si avvicina, e solo dopo quella data, una volta che sarà noto il nome del nuovo inquilino della Casabianca, si troverà il modo per ridare stabilità al mercato immobiliare, ed avviare così la ripresa.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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