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Dario Alioto: “Senza software molti regular ci lascerebbero le penne”

Dopo avervi proposto l’opinione di Massimo “MAXSHARKK” Mosele e quella di Christian “IwasK.Mutu” Favale sui software di supporto, oggi è il turno di Dario Alioto, uno dei più forti giocatori di Omaha nella storia del poker italiano e vincitore (non a caso) del braccialetto WSOPE 2007 proprio nel PLO. Lo abbiamo contattato per sapere cosa pensa di questi programmi considerando anche l’enorme esperienza maturata nel corso degli anni, tanto su Full Tilt quanto sulle poker room italiane.

Ciao Dario, utilizzi o hai mai utilizzato software di supporto?

Ho provato a utilizzarlo un paio di volte nel cash game PLO, ma in pratica lo ignoravo. Ho una sorta di rifiuto per gli aiuti esterni, che possono influenzare le mie decisioni in tempo reale, durante una partita di poker.
Inoltre nell’Omaha le statistiche fini a se stesse possono essere fuorvianti e il preflop viene gestito in maniera totalmente diversa. Infine i field sono piuttosto ristretti, quindi tendi a conoscere abbastanza bene i range avversari dall’history in-game.

Pensi che sia giusto che alcuni li utilizzino e altri no oppure credi, come Patrik Antonius, che in questo modo il poker online non sia più pulito?

Penso che in questa maniera alcuni giocano a poker, mentre gli altri giocano una via di mezzo tra il poker e un videogame. Come succede in tutti gli sport credo sia opportuno provare a porre un limite alle tecnologie di ausilio per cercare un compromesso adeguato tra vari fattori. Va tutelata l’importanza delle scelte del giocatore, altrimenti finiremo a far giocare dei bot mentre noi guardiamo il nostro nick giocare come fosse in tv. Infine è opportuno stabilire delle regole che sia possibile far rispettare, se bandisci un software e poi si trova sempre il modo per aggirare i controlli diventa inutile una tale regola.

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Come credi che cambierebbe il tuo gioco e quello dei tuoi avversari se questi venissero banditi?

Il mio gioco tende ad adattarsi al tavolo dove si trova, mentre gli orfani dei software dovrebbero ricominciare tutto capo. È difficile ricominciare quando ti sei assuefatto agli ausili, sarebbe una notizia disastrosa per molti di loro. Naturalmente a me la cosa non dispiacerebbe, io sono un purista del poker.

Pensi che l’eventuale divieto dei software di supporto possa in qualche modo fare bene al poker online? Più nello specifico, credi che ci sarebbero più giocatori amatoriali ai tavoli dopo questo ban?

Certamente farebbe bene, abbasserebbe l’edge dei regular a favore degli amatori e questa è sempre una cosa buona per l’industria del poker e la sua sostenibilità. In ogni “ecosistema” quando i predatori sono in sovrabbondanza bisogna fare qualcosa per ristabilire gli equilibri e questa è una opzione validissima. Molti regular ci lascerebbero le penne, ma sarebbe meglio che far finire le prede, perchè a quel punto muoiono tutti i predatori e non solo una parte.

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