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Pokerstars down nella notte: giocatori di tutto il mondo in sit-out

Nottata ad alta tensione quella vissuta dai giocatori di PokerStars: intorno all’1 (ora italiana), la poker room numero uno al mondo è andata down praticamente in tutto il mondo. I giocatori loggati al momento del crash sono stati messi in sit-out, mentre il sito risultava inaccessibile a chi provava ad entrarci.

Non è ancora chiaro il motivo di questo spegnimento così diffuso a livello globale: l’account di Twitter di PokerStars, come potete vedere dall’immagine qui sotto, ha parlato di non meglio specificati “problemi tecnici”.

pokerstars down

PokerStars down e il web si scatena

La notizia dell’inaccessibilità di PokerStars ha ovviamente fatto il giro del mondo in pochissimo tempo. Teorie cospirazioniste annesse. Anche perché uno shutdown del genere, su scala globale, non si verificava dai tempi del Black Friday.

Qualcuno ha pensato a quell’aprile del 2011, mentre qualcun altro ha tirato in ballo addirittura Donald Trump. Un’altra teoria che ha rimbalzato sui social network è stata quella di un attacco hacker: d’altro canto, offensive di questo genere sono abbastanza diffuse tra le poker room.

Ovviamente il cinguettio pubblicato da PokerStars è stato preso d’assalto dalle domande di tantissimi giocatori, che si lamentavano di non poter proseguire negli eventi ai quali stavano partecipando.

Curioso invece il messaggio di Rada Wilinofsky, moglie del noto Ben Wilinofsky, che ha scelto un po’ di sano e malcelato sarcasmo: “BENE! Finalmente posso passare un po’ di tempo con mio marito”.

Roll forward: è caos

Come riporta HSDB, sembra però che tutto sia riconducibile ad un inconveniente tecnico occorso ai server dell’Isola di Man, la sede del quartier generale di PokerStars. I tecnici della poker room hanno sistemato il problema, annunciando poi sul forum di Two Plus Two che per i tornei interrotti si sarebbe utilizzata la regola del roll forward.

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Questa regola prevede che nei tornei interrotti in cui non si è ancora raggiunta la zona itm, il 50% del montepremi sia distribuito tra tutti i player rimasti, mentre l’altro 50% sia distribuito proporzionalmente in base al chip count.

Viceversa, nei tornei in cui la bolla è già scoppiata, ogni superstite riceve il premio minimo non ancora attribuito nel momento della cancellazione dell’evento, mentre il resto del montepremi viene – anche qui – distribuito in base al chip count.

Il problema, evidenziato da tantissimi utenti del noto forum, è che molti giocatori sono stati disconnessi prima di altri – a quanto pare soprattutto i player europei – cosa che ha permesso agli utenti rimasti loggati di accumulare chip e dunque ottenere un rimborso più alto rispetto a chi invece si è ritrovato subito (o quasi subito) in sit-out.

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Vi terremo aggiornati qualora ci fossero ulteriori sviluppi sulla faccenda.

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