Si è appena concluso uno degli eventi più importanti e prestigiosi delle World Series Of Poker, il Poker Players Championship. Il torneo da ben 50.000$ di buy-in intitolato alla memoria di Chip Reese ha attirato il numero più basso di sempre per quanto riguarda gli iscritti (84) ma il final table è stato popolato esclusivamente da nomi noti sulla scena statunitense e internazionale. A vincere è stato il pro di lunga data Mike Gorodinsky, che si è portato a casa una prima moneta da 1.270.086 dollari.
Ma prima di parlare del final day di oggi, ripartiamo dal Day 4 di ieri, che si era chiuso con diverse polemiche. A 14 left, infatti, diversi giocatori si erano lamentati della disparità nella disposizione dei tavoli, che vedeva dieci giocatori divisi equamente su due tavoli e i player rimanenti (Mercier, Monnette, Gordinsky e Kelly) costretti a giocare 4-handed. Già di per sè questa situazione è ovviamente sfavorevole per chi gioca nel tavolo con il player in meno, ma la frustrazione dei quattro derivava soprattutto dal fatto che secondo loro al tavolo composto da Matthew Ashton, David Baker, Shawn Buchanan, Joe Cassidy e Abe Mosseri diversi giocatori tankavano per fare in modo che arrivasse una eliminazione da quello 4-handed.
Questo perchè si era in pieno bubble-time: 14 players left e 12 a premio, con un una bolla da ben 86.000$. Ciò che più ha indispettito Mercier e gli altri giocatori presenti al suo tavolo era l'atteggiamento di Matthew Ashton, che per ogni singola decisione impiegava diversi minuti. Questo comportamento è stato interpretato da molti come un tentativo di temporeggiare, anche se va detto che l'inglese da sempre è uno dei giocatori più lenti in assoluto.
La situazione non va giù a John Monnette, che arriva addirittura a chiamare il tournament director Jack Effel per lamentarsi. Resosi conto della situazione, Effel dichiara di non poter fare nulla, anche perchè Jean Robert Bellande fa notare dal terzo tavolo che le regole non possono essere cambiate in corso e che la fortuna in un torneo si vede anche dal redraw dei tavoli. Alla fine, nonostante le proteste di Mercier, Monnette e Gordinsky, che chiedevano a gran voce di istituire il gioco hand-for-hand anche se non si era propriamente in bolla (mancavano ancora due player out ai premi) oppure di giocare su due tavoli 7-handed, il torneo è proseguito con questa situazione e a trovare l'eliminazione è stato proprio John Monnette, che se n'è andato infuriato dalla sala, senza però proferire parola.
Passiamo ora alla giornata di oggi, che iniziava da sei players left:
Seat 1: Chris Klodnicki - 2,130,000
Seat 2: Mike Gorodinsky - 2,589,000
Seat 3: Jean-Robert Bellande - 2,188,000
Seat 4: Ben Sulsky - 1,462,000
Seat 5: David "ODB" Baker - 3,227,000
Seat 6: Dan Kelly - 1,003,000
Il primo eliminato è proprio il più short, Dan Kelly, che si deve alzare dal tavolo dopo uno scontro nel Badugi con Bellande, vero mattatore al final table. Sempre il Badugi e sempre Bellande giustiziano in 5° posizione Chris Klodnicki, che porta a casa 251.314 dollari e tanti rimpianti visto che incominciava il final day con un buono stack.
Dopo un'ora e mezza nella quale Jean Robert Bellande continua a costruire uno stack imponente, è Ben "Sauce123" Sulsky a dover salutare tutti: manda la vasca con Q-10 ma trova il call di Baker con un K-Q che regge allo showdown. Per il top player online un premio da 350.000$, più o meno quello che swinga normalmente nel giro di qualche sessione contro Viktor "Isildur1" Blom nel PLO nosebleed.
Rimasti in tre la chiplead di Bellande è messa in pericolo da Mike Gorodinsky, che si accende e inizia a macinare piatti su piatti. Che la sfida sia tra loro due è scontato, e infatti nessuno si sorprende più di tanto quando David "ODB" Baker, uno dei favoriti alla vigilia, si arrende in 3° posizione per 514.926$, con un K-J che sbatte contro i Kings di Gorodinsky.
L'heads-up finale incomincia con quest'ultimo a quota 7.550.000 e Bellande fermo a cinque milioni. "BrokeLiving" non ha comunque intenzione di arrendersi e fa fruttare tutta l'esperienza maturata in anni di cash game high stakes all'Aria e alla Bobby's Room, dove si giocano principalmente le varianti. JRB riesce a recuperare lo svantaggio e si riporta addirittura in testa, poi torna indietro ma ancora una volta si riporta in vantaggio grazie al Limit Hold'em. Questa volta sembra essere quella buona ma così non è: nonostante il vantaggio sia quasi di 2:1, Gorodinsky non molla e dopo aver messo a segno l'ennesima rimonta si riprende la chiplead grazie a un piattone vinto nello Stud.
Questo è l'ultimo colpo di scena, perchè Bellande, che appare molto stanco e provato a quel punto, non riesce più a vincere un pot e rimasto con un palio di milioni si gioca tutto nel PLO: allo showdown mostra una doppia coppia ma si vede girare un set che lo condanna. Per il runner-up un premio di consolazione da 784.828 dollari, mentre per Mike Gorodinsky arriva il secondo braccialetto delle WSOP e una prima moneta da 1.270.086 dollari.
Questo il payout:
1. Mike Gorodinsky $1.270.086
2. Jean-Robert Bellande $784.828
3. David „ODB“ Baker $514.926
4. Ben Sulsky $353.928
5. Chris Klodnicki $251.314
6. Dan Kelly $184.222
7. Jason Mercier $139.265
8. Shawn Buchanan $139.265
9. Abe Mosseri $110.073
10. Justin Smith $110.073
11. John Racener $87.010
12. Matthew Ashton $87.010