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Quanto può perdere un variantista alle WSOP? Il caso Adam Owen

C’è qualcuno che ci è persino riuscito al primo colpo, ma la caccia a un braccialetto WSOP può essere davvero lunga e sfiancante. In genere quella delle varianti di poker viene considerata una corsia preferenziale, rispetto al No Limit Hold’em, e non perché varianti e mixed games siano più facili, anzi! La maggiore difficoltà e minore diffusione di alcune specialità rende i tornei meno affollati e, di conseguenza, meno esposti alla famosa varianza rispetto ai tornei di No Limit Hold’em. Anche qui, però, ci sono delle eccezioni e anche clamorose, come quella di Adam Owen.

Chiarisco subito che lo spunto per questo articolo viene da un fatto personale, ovvero il classico FantaWSOP che ogni anno organizziamo tra colleghi e amici pokeristi. Avevo scelto Adam Owen proprio perché ne conoscevo la grande qualità come giocatore “all-around”, sia online che live, e sapevo anche che avrebbe giocato parecchio a queste WSOP del 50° anniversario. Dunque, avere un buon variantista operativo nei tanti tornei disponibili aveva un buon potenziale di punti da portare alla mia squadra. Finora, però, è rimasto tutto solo potenziale.

Adam Owen e un bilancio WSOP pesante

Il professionista inglese, noto online come “adamyid”, è incappato finora in una run estremamente negativa. Adam Owen ha giocato 15 eventi alle WSOP 2019. La cifra è ufficiosa, perché in realtà potrebbero essermene sfuggiti uno o due, ma di certo il ragazzo ha ottenuto solo due miseri “in the money”: un 14° posto nel Dealers Choice Championship per 14.818$ e un 21° in un evento Razz, per 3.325 dollari. Due piazzamenti che non hanno salvato un bilancio fino ad ora ampiamente negativo: ad oggi Adam Owen ha speso 74.000$ in tornei alle WSOP 2019, incassando in totale 18.843$. Un saldo negativo di 55.157$ che sarebbe potuto essere anche peggiore, qualora Adam avesse deciso di giocare eventi come il 50.000$ Poker Players Championship o il PLO High Roller da 25.000$. Rimane comunque un bilancio pesante, che l’inglese ha ancora tutto il tempo per raddrizzare, ma anche per peggiorare…

Ecco i tornei giocati finora da Adam Owen (tra parentesi l’eventuale premio)

  • Event #10 1.500$ 2-7 Lowball (0)
  • Event #14 1.500$ H.O.R.S.E. (0)
  • Event #21 10.000$ 2-7 Draw (0)
  • Event #23 1.500$ 8-Game Mix (0)
  • Event #27 1.500$ Stud Hi/Lo (0)
  • Event #29 10.000$ H.O.R.S.E. (0)
  • Event #30 1.000$ PLO (0)
  • Event #33 1.500$ Limit 2-7 triple draw (0)
  • Event #35 10.000$ Dealers choice Championship (14° – 14.818$)
  • Event #41 10.000$ Stud Championship  (0)
  • Event #43 2.500$ Mixed Big Bet (0)
  • Event #49 10.000$ 2-7 Triple Draw (0)
  • Event #50 1.500$ Monster Stack NLHE (0)
  • Event #54 1.500$ Razz (21° – 3.325$)
  • Event #60 10.000$ Razz Championship (0)

Spesi: 74.000$
Incassati: 18.843$

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Come andare avanti? Bankroll e mindset

La morale della favola? Whine in stile fantacalcio? No, ci mancherebbe. Sembrava però una buona occasione per mettere in evidenza ancora una volta l’importanza di bankroll e mindset, nella ricerca dei propri obiettivi pokeristici. Avere un budget adeguato alle esigenze, e non abbattersi in caso di serie negative come quella di Adam Owen (e ce ne saranno sicuramente di peggiori), è un requisito indispensabile per chiunque. Anche fenomeni come Owen in specialità poco “varianzose” come i mixed games o i giochi limit.

Dall’altra parte, una striscia negativa come la presente aiuta a valutare come ancora “più straordinari” i 15 braccialetti di Phil Hellmuth, il back to back di Adam Friedman e altre imprese di questo genere.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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