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Adelstein vs Lew è già la mano più discussa dell'anno: i commenti dei pro

Raramente si è vista una mano così discussa come quella avvenuta ieri nel format di cash game "Hustler Casinò Live". L'incredibile mano persa da Garrett Adelstein contro Robbie Jade Lew ha fatto rapidamente il giro del mondo, il video sta per superare le 5 milioni di visualizzazioni in poco più di 24 ore e tutti, ma proprio tutti, ne parlano.

Andiamo allora a vedere le principali reazioni di questa sorta di corto circuito mediatico, ma prima andiamo a riassumere cosa è successo al tavolo.

Adelstein vs Lew: la sintesi della mano

l'HCL consiste in una partita No Limit Hold'em 100$/200/400$ con straddle (800$) per chi siede in UTG. Ad aprire le ostilità è Garrett Adelstein che da terzo buio alza fino a 3.000$ con 8 7 . Sullo straddle siede Robbie Jade Lew, che ha in mano j 4 ed è l'unica ad accettare il rilancio. Sul flop 10 10 9 Adelstein centra una bilaterale di scala colore e ciò basta per indurlo alla continuation bet. Punta 2.500$, chiamato dalla Lew col suo J alta.
Al turn le cose si complicano ancora, poiché dopo che la dealer serve il 3 Adelstein spara il suo second bullet, stavolta da 10.000$. Robbie a questo punto fa uno strano mini-raise a 20.000$, al quale G-Man risponde con un 3-bet allin da 109.000$ totali. Tutti si aspetterebbero un fold, ma Robbie Lew decide di chiamare.
I due si accordano per il run it twice, ma il primo river è un 9 , il secondo un a . A questo punto qualcuno deve girare il proprio punto, Adelstein sa già che non può mai vincere ma non crede ai suoi occhi quando l'avversaria gira la sua mano. L'espressione dell'esperto cash gamer cambia repentinamente, perde del tutto il sorriso, si fa serio e inizia a rimuginare. Poi chiede a Robbie perché abbia chiamato con J alta e lei risponde in maniera piuttosto confusa e contraddittoria.

Adelstein si alza e si allontana dal tavolo, molto infastidito. Anche Robbie si alza e viene vista discutere in una sala a parte con lo stesso Adelstein. Poi ritorna al tavolo e annuncia di avere restituito a Garrett i soldi che egli aveva perso nella mano, cosa questa che non solo ha confuso ancora di più le acque, ma inevitabilmente ha alimentato i sospetti che qualcosa di strano sia effettivamente accaduto.

Il video

Vertucci: cheating impossibile

Dal canto suo Nick Vertucci, il boss dell'Hustler Casino Live, è intervenuto a gettare acqua sul fuoco, negando in maniera netta e definitiva che qualcosa di strano possa essere accaduto. Infatti ai giocatori dell'HCL è vietato portare cellulari al tavolo, né si sono evidenziate situazioni che possano anche vagamente far pensare a un baro.

I commenti sulla mano più pazza dell'anno

Cosa è successo allora? La mano è talmente stramba da avere causato una sorta di corto circuito mediatico. Da ieri tutti, nel mondo del poker, ne parlano. E quando dico tutti intendo tutti, da Daniel Negreanu all'appassionato del circolo sotto casa. La maggior parte dei commenti accusano la ragazza anche se non si sa bene di cosa, mentre qualcuno la difende. Tra questi, una delle posizioni più sensate è proprio quella di Kidpoker.

Daniel Negreanu: "Io ne ho visto cose..."

"Gioco da 30 anni e posso dire di aver visto una miriade di cose strane, da parte di giocatori amatoriali, cose che non hanno alcuna logica e accadono solutamente per via di situazioni di forte stress alle quali non sono abituate, e cadono in qualche lapsus."

Nel suo thread su Twitter, in cui improvvisamente veste i panni di un novello Roy Batty (il replicante di "Blade Runner"), Daniel continua con gli esempi: "Ho visto giocatori checkare dietro il nuts, chiamare con il board sul river, chiamare in settima quando non battevano le mie carte scoperte a Stud. Queste cose accadono ancora più facilmente quando ci sono le luci delle telecamere e la sensazione che il mondo ci stia guardando. Paura, ansia eccetera possono portare il cervello a fare degli errori banali, e credo che sia quanto successo in questa mano".

Johnny Vibes scagiona Robbie

Un altro contributo interessante è quello di Johnny "Vibes" Moreno, che prova a mettersi nei panni di Robbie:

"La gente tende a ingigantire le cose. Secondo me lei era emotivamente alterata per il fatto di essere stata "messa in mezzo" e voleva battere a tutti i costi GMan, al punto da chiamare con J high. La tempesta perfetta è arrivata dal fatto che Garrett avesse l'unica mano che lei potesse battere in questo suo rush. Ovviamente si tratta di una giocatrice molto inesperta".

Brewer confuso, Dwan investigatore

Chris Brewer è tra quelli convinti che ci sia stato cheating al 100%, ma "non saprei dire come". Tom Dwan invece punta sulla necessità di vederci più chiaro: "La gente ama dirsi certa di qualcosa su cui non può mai avere le informazioni necessarie. Serve che qualcuno ci investighi, magari HCL e i suoi partner può mettere delle ricompense per chi fornisce informazioni".

La visione di Isaac Haxton

La chiusura la lasciamo a un Isaac Haxton che la sviscera così:

"La mano non ha alcun senso, perciò è molto facile ipotizzare che abbia in qualche modo barato. Questo era il mio istinto iniziale. Ma se anche prendessi per buono il fatto che abbia imbrogliato, la mano non acquisisce alcun senso in più. Non ho alcuna idea di cosa sia successo e non vedo come qualsiasi altro possa averla".

Haxton tira poi fuori argomenti piuttosto complessi, come quello della Euristica della rappresentatività.

"Uno dei più grossi errori che la gente tende a fare su questa mano è il cadere vittime della "Euristica della rappresentatività". Questa sembra uno spot in cui Robbi conosce la mano di Garret, oppure sa che vincerà allo showdown. Ma prima che la mano accadesse, quanto sembrava probabile che lei stesse imbrogliando? Non è certo, né tantomeno probabile, che lei giochi la mano come ha realmente fatto, se sta imbrogliando. Non è impossibile che giochi la mano esattamente così, se non sta imbrogliando. Quanto diventa più credibile questa mano nello scenario in cui sta imbrogliando, piuttosto che in quello in cui non sta imbrogliando?
Questo è il giusto modo di approcciarsi alla cosa, e non vedo come si possa andare in alcun modo vicini a qualsiasi tipo di certezza."

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".