Una delle migliori doti che può possedere un giocatore di Texas Hold’em è quella, ovviamente, di intuire quando l’avversario sia in bluff e quando invece punti per valore: alla lunga, infatti, questo tipo di lettura (dettata da intuito, tells o betting patterns) non potrà che pagare i dividendi e fare di sè un giocatore vincente.
Chi si è trovato nella situazione di provare ad interpretare una complessa mossa avversaria, in questo caso, si chiama John, dalla cui prospettiva vedremo una mano giocata ad un tavolo cash a limiti 1$-3$.
All-in in bluff? O per valore?
Ci troviamo al Commerce Casino di Los Angeles, durante un weekend del novembre del 2021. L’azione ai tavoli è frenetica, e la nostra attenzione si sofferma su una partita cash game a limiti 1$-3$. A questo tavolo, definito “estremamente loose”, tutti i giocatori hanno effettuato un buy-in piuttosto profondo, possedendo tutti almeno 1.000$ davanti. Questo fa sì che la partita, più che 1$-3$, sia molto più simile ad una 5$-5$.
In questa mano, il giocatore in UTG apre a 15$, con il giocatore sul cutoff che opta per una 3bet a 50$. John, il protagonista della nostra mano, siede sul big blind con uno stack di circa 1.300$ e spilla 8 8 , e si trova già nella difficile situazione di dover decidere se chiamare, rilanciare o passare una pocket pair in un piatto 3bettato. Alla fine, opta per il call. Il giocatore in UTG, fortunatamente, passa. Lo stack del cutoff è molto simile a quello di John.
Si va quindi in due al flop (pot 116$):
Q J 8
Board tutto di cuori, in cui John centra il bottom-set e decide di fare check. Il cutoff punta 60$, e John opta per il call.
Turn (pot 236$):
3
Check ancora di John, indeciso a metà se fare (in caso di puntata avversaria) check-call o check-raise. L’avversario, invece, fa check.
River (pot 236$):
K
John punta per valore, 125$. Sorprendentemente, l’avversario va in all-in per 1.200$.
Mossa davvero inaspettata, che mette John in un mare di pensieri. Bluff o valore?
John inizia a pensare. Con che mani potrebbe fare all-in l’avversario? Quali sono le mani di valore che in effetti pushano? L’overbet, del resto, è mossa piuttosto sospetta e può prestarsi alla duplice interpretazione del bluff o della “puntata esagerata che vuole sembrare un bluff”.
Da non dimenticare, poi, la puntata avversaria al flop, seguita però dal suo check al turn.
In base a queste valutazioni, cosa fareste al posto di John?
La decisione di John
Dopo parecchi minuti, John ha deciso di foldare. L’avversario ha mostrato solo l’ A , gettando nel mucchio l’altra carta.
Più tardi, a voce, dirà di aver avuto anche il K . Non sapremo mai se questa sia stata la verità, ma nel caso avrebbe fatto foldare la mano migliore.
Nei panni di John, avreste passato o avreste trovato il coraggio di chiamare?