Il day 4 dell’EPT di Barcellona è in corso, e tra gli 8 alfieri azzurri che proseguono verso il sogno chiamato “picca”, c’è anche Agostino Ascone, che a inizio giornata parte da chipleader dei nostri con 890.000 in chips, corrispondenti a 59 big blinds. Agostino, peraltro, siede al TV table, in compagnia – tra gli altri – del forte pro brasiliano Andre Akkari.
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Una guerra di rilanci
La partenza di giornata, per Ascone, non è delle migliori, dal momento che ogni volta che si muove riceve delle sportellate, a testimonianza della grande aggressività e tasso tecnico dei partecipanti al torneo.
Dopo circa un paio d’ore di gioco, arriva una mano che sarà decisiva per le sorti del nostro connazionale.
A bui 10.000-15.000, Ascone si trova in posizione di UTG e spilla A Q , e con uno stack di 735.000 apre a 35.000. Dietro di lui, il brasiliano Boianovski chiama; passano tutti sino al cutoff, dove siede l’estone Koplimaa, che – va detto – fino a quel momento è stato uno dei più attivi al tavolo, operando diversi “squeeze” in posizione, ovvero dei rilanci preflop molto elevati utili a far foldare gli avversari. Koplimaa che stavolta vede una mano vera, ossia A A , e opta per una 3-bet a 110.000 (con uno stack complessivo di 660.000).
La parola torna ad Ascone, che non crede all’avversario e 4-betta a 250.000. Koplimaa ci pensa qualche secondo, poi annuncia la sua 5-bet all-in per 660.000.
Ascone ci pensa, ci ripensa, usa tutto il tempo a sua disposizione.. e chiama.
Un board sfavorevole
Il board purtroppo non è amico dell’azzurro, che crolla a 7bb ed è costretto a provare una rimonta clamorosa, in condizioni di stack pressochè disperate.

Uno spot davvero sick, come più volte sottolineato da Alberto “Grandealba” Russo e Giada Fang al commento.
Voi cosa avreste fatto?
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