Sono appena terminate le World Series Of Poker 2025 e fin dalla notte appena passata si stanno tirando le somme di un’edizione che verrà ricordata per tutta una serie di episodi che ne hanno nobilitato, o in alcuni casi, macchiato il percorso.
Ne abbiamo scelti 5 per voi, ma non per questo il nostro giudizio ha i crismi dell’insindacabilità, alla luce del fatto che la percezione di tali episodi è diversa rispetto al “sentire” che ognuno di noi ha.
Ve li proponiamo in ordine sparso, ma voi potete aggiungerne altri, magari ricorrendo alle nostre pagine social.
In questo Articolo:
La mano di Texas Mike al buio - 29 maggio
Di sicuro vi è passata sotto gli occhi l’incredibile mano che decise di giocare Michael Moncek, per tutti “Texas Mike”, che ha giocato uno degli eventi iniziali di queste WSOP, il Mystery Million da $1.000, andando All In al buio da HiJack.

La prima cosa singolare è che Texas Mike stava giocando un altro torneo, il No Limit Hold’Em da $5.000 e, mutlitablando live, ha provato a rubare, seconda cosa singolare, i bui al Mystery con 8 6 .
Ma ciò per cui verrà ricordato questo episodio, è che Moncek ha trovato qualcosa come 3 azioni tra re-raise e call, con una coppia di Jack, una di Donne, una di Kappa e una di Assi... e tutte in ordine!
Hanno vinto i Kappa.
Hansen contro Urbanovich - 10 giugno
Si gioca il Seven Card Stud Championship, torneo da $10.000, che ha visto la partecipazione dei migliori.

Se non conoscete le regole del Seven Card, sono le stesse del Texas Hold’Em, ve le proponiamo in un paragrafo a parte, ma non esistono carte comuni alle quali allegare quelle private e, nella combinazione che viene distribuita, in questo clamoroso caso, a due giocatori del calibro di Gus Hansen e Dzmitry Urbanovich, sono state recapitate ai due protagonisti le stesse identiche carte ma, ovviamente, con semi diversi.
- Gus Hansen 10 j 9 a 3
- Dzmitry Urbanovich 10 j 9 a 3
Questo showdown ha decretato lo split pot tra i due.
Il torneo da 250.000 dollari durato meno di un’orbita - 16 giugno
Il Super High Roller da $250.000, è stato il torneo proposto con il Buy In più elevato di queste World Series, con la late registration aperta anche allo start del Day 2, per 63 giocatori iscritti e 8 premiati.
In extreme late registration, ha deciso di partecipare il professionista del betting Sean Perry, che su bui 25.000/50.000 Big Blind Ante 50.000, ha visto Sean Perry aprire da cutoff a 100.000 in click raise, ma la sua azione non è bastata a Bryn Kenney che da bottone ha deciso di 3Bettare a 275.000.

Dopo il call di Kenney al 4bet shove di Perry, si è arrivati a questo showdown, che ha messo fine al torneo di Perry dopo meno di un’orbita:
- Sean Perry a 10
- Bryn Kenney k q
- Board 8 2 5 q j
Il bluff di David Peters su Martin Kabrhel - 17 giugno
Rimaniamo al torneo High Roller da $250.000, siamo in bolla piena e si gioca una mano tra due ottimi giocatori dagli stili decisamente diversi, Martin Kabrhel e David Peters, che vi abbiamo proposto nella sua totalità e con dovizia di particolari, sul report dello scorso 18 giugno.
Come è nelle sue ormai celeberrime corde, Kabrhel si è preso tutto il suo tempo al river mentre giocava in posizione, prima di decidere di value bettare 2 milioni il suo tris di 8, cosa che però ha scatenato la bellissima mossa di David Peters che, invece di limitarsi al call con la sua doppia coppia, top kicker, si è inventato un All In che metteva a repentaglio il torneo di Kabrhel, in quel momento fornito di uno stack meno corposo dello statunitense.

Kabhrel ha foldato da meglio.
- David Peters a j
- Martin Kabrhel 8 10
- Board 8 8 j 3 9

Le regole del Seven Card Stud
Come abbiamo scritto per la mano tra Hansen e Urbanovich, le regole dello Stud non differiscono molto da quelle del Texas Hold'Em, almeno in ordine a quelle che sono le scale gerarchiche dei punti.
Per i più timidi non preoccupatevi: non ci sono mani qualificabili per il punto basso, il low, e l'obiettivo è quello di superare il vostro, o i vostri avversari, chiudendo il punto migliore come se fosse Texas Hold'Em, con una procedura, comunque, molto diversa.
Le WSOP di Michael Mizrachi - 17 luglio
Il favoloso mondo di Michael “The Grinder” Mizrachi, si è arricchito di un nuovo esaltante capitolo, probabilmente il più prestigioso della sua carriera, visto che in questa edizione WSOP, il più forte e vincente dei fratelli Mizrachi, ha messo al polso il quarto braccialetto del Poker Players Championship e, non sappiamo se aggiungere “soprattutto”, quello del Main Event WSOP.
