Quando ormai mancano appena due settimane alle WSOP 2024, al Maestral Resort di Budva, in Montenegro, c’è un gustoso antipasto pieno di stelle: una tappa delle Triton Series. E l’event #1 ha visto il ritorno al grande successo di Chris Moneymaker, 21 anni dopo quello al Main Event WSOP che generò il boom mondiale del poker.
In questo Articolo:
Triton Series: Chris Moneymaker torna al grande successo dopo 21 anni!
Il prossimo 27 maggio ricorrerà il 21° anniversario del successo che ha cambiato la vita sua e di molti di noi, nel senso che il trionfo di Chris Moneymaker diede il via all’era moderna del poker.
Quell’uomo qualunque che, partendo dalle qualificazioni online, arrivava a vincere il campionato mondiale di poker contro i mostri sacri di questo gioco, realizzava quello che il film “Rounders” aveva soltanto lasciato immaginare, dando il via a un effetto emulativo a catena che ancora oggi, dopo 21 anni, non si è esaurito.
La notizia è che Chris Moneymaker è tornato al successo, e vi sorprenderà sapere da quanto tempo non accadeva, almeno a livelli alti come quelli delle WSOP ma anche delle Triton Series.
Al Maestral Resort di Budva, in Montenegro, è appena iniziata una delle classiche ricchissime tappe delle Triton Series, festival di tornei a buy-in tra l’alto e l’altissimo. L’event #1 era da 25.000$, e vi hanno partecipato in 163, di cui 107 giocatori unici e 56 rientri. Numeri incredibili, visti i costi, e ovviamente il field era tappezzato di supercampioni: Phil Ivey, Patrik Antonius, Nick Petrangelo, Isaac Haxton e molti altri, tra cui proprio Chris Moneymaker.
Da qualche tempo, l’ex contabile nativo di Atlanta ha preso a frequentare questo circuito esclusivo, arrivando quinto lo scorso agosto in un evento da 250.000$ di buy-in per 2 milioni di vincita, la più alta dai 2,5 milioni di dollari incassati proprio quel 27 maggio del 2003 a Las Vegas.
Il Final Table
Stavolta, però, Chris ha fatto 1°, e letteralmente dominando gli avversari. Al final table, Moneymaker arrivava da netto chipleader, anche se buona parte degli avversari erano insidiosi come avvoltoi nel deserto:
- Chris Moneymaker – 11,300,000 (57 BBs)
- Biao Ding – 6,125,000 (31 BBs)
- Adrian Mateos – 5,250,000 (26 BBs)
- Brian Kim – 5,000,000 (25 BBs)
- Danilo Velasevic – 4,350,000 (22 BBs)
- Lewis Spencer – 3,350,000 (17 BBs)
- Isaac Haxton – 2,575,000 (13 BBs)
- Morten Klein – 1,800,000 (9 BBs)
- Igor Yaroshevskyy – 1,000,000 (5 BBs)
Condizioni di stack come quelle che avete appena visto lasciavano immaginare fuochi d’artificio, e infatti la prima eliminazione arriva quasi subito: Isaac Haxton manda tutto con coppia di 9 e Ding Biao, che aveva “sweetcallato” JJ, si presenta da dominante allo showdown, condannando Ike all’uscita.
Subito dopo toccava al norvegese Morten Klein, che si era salvato nell’ultima mano del giorno precedente ma rimanendo molto short. Il nordico ci prova con QJ ma trovando Brian Kim pronto al call con A7 che regge l’urto del board.
Nel frattempo, l’average del torneo è scesa a 15 big blinds, con il chipleader Moneymaker che ne poteva vantare poco più del doppio. Gli equilibri erano dunque molto labili, e allora via a un nuovo valzer di eliminazioni: prima Lewis Spencer (33 vs 99 di Moneymaker), quindi Adrian Mateos sfortunatissimo, che si presenta con JJ vs 33 di Brian Kim, il quale trova un pazzesco 3 al river.
Kim continua a battere un ferro caldissimo e vince il coinflip con AQ contro i JJ di Velasevic. Così l’ucraino Igor Yaroshevskyy, che aveva iniziato il final table con appena 5 big blinds, si ritrova in 3-handed e sembra davvero uno dei più insperati regali della sorte. La sua uscita avviene per mano del solito Moneymaker, A8 vs Q3.
Heads up lampo
L’heads up vede pertanto in lotta Chris Moneymaker e i suoi 25,7 milioni (pari a 51bb) e Brian Kim che insegue a 15 milioni (30bb circa).
Alla terza mano dell’heads up siamo già ai titoli di coda: Moneymaker apre con a 10 e poi chiama lo shove di Kim con a 8 . Il flop porta anche un 10, a cementare ulteriormente il vantaggio di Chris Moneymaker che regge fino alla fine.
Il torneo si conclude così:
POSIZIONE FINALE | NOME E COGNOME | NAZIONE | PREMIO |
---|---|---|---|
1 | CHRIS MONEYMAKER | USA | 903.000$ |
2 | BRIAN KIM | USA | 609.000$ |
3 | IGOR YAROSHEVSKYY | UKRAINE | 419.000$ |
4 | DING BIAO | CHINA | 341.000$ |
5 | DANILO VELASEVIC | SERBIA | 272.000$ |
6 | ADRIAN MATEOS | SPAIN | 209.500$ |
7 | LEWIS SPENCER | UK | 153.800$ |
8 | MORTEN KLEIN | NORWAY | 110.500$ |
9 | ISAAC HAXTON | USA | 91.300$ |
Chris Moneymaker, un trionfo atteso per 21 anni e l’ingresso in un club esclusivo
In questi 21 anni, Chris Moneymaker aveva vinto qualche altro torneo, ma sempre di livelli e di buy-in molto inferiori. Un primo posto con premio a 5 zeri non gli capitava esattamente da 21 anni, quindi proprio dal grande trionfo al Main Event WSOP.
Curiosità nella curiosità, Chris Moneymaker diventa il secondo giocatore nella storia capace di vincere il Main Event WSOP e un titolo delle Triton Series, dopo Espen Jorstad.
Immagine di copertina: Chris Moneymaker (repertorio PokerNews)