Se c’è un giocatore di poker che non può proprio lamentarsi di come gli stia andando il breve periodo (o short term, per i puristi del poker), quello è senza ombra di dubbio Daniel Negreanu. Da un paio di mesi a questa parte, infatti, il Kid Poker le sta azzeccando tutte, ma proprio tutte.
E non parliamo soltanto dei suoi risultati carte in mano, ma anche della sua vita privata...
Daniel Negreanu da record alle WSOP 2019
Nonostante non sia arrivato il tanto agognato settimo braccialetto in carriera, le recenti World Series of Poker 2019 sono state per Daniel Negreanu le migliori in assoluto da quando il canadese vi ha partecipato per la prima volta, nell’ormai lontano 1998. Curiosamente, il primo in the money del Kid Poker alle WSOP coincide anche col primo braccialetto, conquistato in un torneo di Pot Limit Hold’em da $2.000 di buy-in.
Excursus storici a parte, tornando alle WSOP 2019 ‘Dnegs’ ha messo insieme ben 16 piazzamenti a premio su 58 eventi. In totale, Daniel ha pagato $760.000 di buy-in, ma ha raggranellato premi per un totale di $2.042.752,92, per un ROI (ritorno sull’investimento) del 168,78%.
Come ripetiamo sempre, si tratta di cifre molto ingenti per qualsiasi comune mortale, ma adeguate a quello che è il bankroll di uno dei giocatori di poker più vincenti nella storia – anche perché a queste World Series, Negreanu ha venduto parecchie quote, abbassando sensibilmente il suo monte-spese.
Meglio nei tornei più difficili
Come detto, Daniel ha deciso di vendere quote dei suoi tornei prima delle WSOP, suddividendo gli eventi in tre categorie: Low (per tornei dal buy-in fino a $1.500), Medium (da $1.501 a $10.000) e High (oltre $10.001).
Nei 29 eventi Low a cui ha partecipato, Negreanu è andato a premio 9 volte, spendendo $48.800 e incassando però solo $25.333,40, per un ROI negativo del 48,09%.
Nettamente migliore il suo percorso nei 24 eventi Medium: 6 in the money, $186.200 spesi ma $291.579,52 incassati, per un ritorno sull’investimento del 56,59%.
Nei 5 eventi High, infine, un solo piazzamento a premio ma di quelli importanti: $1.725.838 per il suo 2° posto nell’High Roller da $100.000 di buy-in e ROI del 228,73%, visto che il buy-in di questi eventi ammonta a un totale di $525.000.
Quel che emerge è che Daniel Negreanu ha fatto molto meglio nei tornei dal buy-in più sostanzioso, dove solitamente il field è più ristretto ma anche più duro da affrontare. Nei tornei “Low”, invece, la varianza si fa più sentire (field più ampi, tanti giocatori amatoriali spesso illeggibili e autori di giocate strane) e anche uno come il Kid Poker fatica a far emergere la propria superiorità tecnica.
Che il segreto sia Amanda?
Il canadese, che recentemente ha dichiarato di non partecipare al prossimo EPT di Barcellona per concentrarsi sulle WSOPE e su alcuni tornei di Las Vegas, sta runnando alla grande, dunque.
Chissà che uno dei segreti del suo recente successo non sia la serenità e la stabilità del matrimonio. Come vi raccontavamo, infatti, Daniel si è sposato con la sua Amanda Leatherman lo scorso maggio, con una cerimonia all’aperto che ha visto tra gli invitati amici/colleghi/rivali di una vita come Phil Hellmuth, Antonio Esfandiari, Maria Ho, Jennifer Tilly. David Benyamine, David Williams e David Oppenheim.