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L’INTERVISTA. Dario Sammartino: “ho giocato un poker perfetto fino all’heads-up e sono stato card dead per molto tempo, bravo Ensan! ” (VIDEO)

Poche ore fa si è spento il sogno iridato azzurro di Dario Sammartino e di tutto il movimento italiano. Ma nella testa di chi ama questo skill game, sarà una giornata che non verrà mai dimenticata.

Siamo arrivati con uno dei nostri migliori giocatori ad un passo dal titolo mondiale e forse solo aver sognato e sfiorato quel braccialetto è stato e sarà sempre un successo per il poker italiano che vive uno dei momenti più difficili.

Forse questa Vittoria (perché per noi è una Vittoria), può darci la forza di rialzare la testa, nonostante i mille attacchi e pressioni subite nell’ultimo anno.

Per l’occasione, non potevamo aver miglior rappresentante, miglior ambasciatore:  Dario Sammartino che anche nel momento delle interviste si dimostra una persona positiva e solare.

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Vestito elegante proprio come un ambasciatore in una serata di gala. Era ed è stata la serata giusta a Las Vegas. Appuntamento importante: si festeggiava il poker mondiale ed i riflettori erano puntati anche sul nostro tricolore. Mai un italiano è arrivato così in alto.

Al termine della lunga battaglia in heads-up, Dario si presenta ai microfoni (come potete vedere nel video di PokerNews) dei media presenti in sala al Rio. Si sta incoronando il nuovo campione del mondo ma MadGenius è sorridente nonostante la tensione, la stanchezza e un pizzico di amarezza per aver perso l’atto decisivo. La soddisfazione per lo straordinario risultato finale prevale su tutto il resto e deve essere così, perché è stata una Vittoria.

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Dario durante la diretta di PokerGo che ha trasmesso l’evento con 30 minuti di ritardo (per ragioni di sicurezza)

 

Dario Sammartino: “bravo Ensan, hai giocato alla grande e ti voglio bene”

 

Come valuti il tuo final table?

Ho giocato un poker perfetto fino all’heads-up, non penso invece di aver giocato allo stesso modo nel testa a testa finale, potevo fare meglio in alcuni spot, ma vi assicuro che sono stato effettivamente card dead per molto tempo.

I tuoi amici cosa ti hanno detto al termine della partita?

Loro (e si gira verso la “curva” italiana) mi hanno detto che ho giocato un buon poker, ma sono tutti amici e mi amano, quindi è facile che me lo dicano solo per il legame che ci lega…

Cosa pensi del nuovo Campione del Mondo Hossein Ensan?

Hossein è un bravissimo ragazzo, ci conosciamo da tantissimo tempo, siamo amici e gli voglio bene, sono felice per lui, naturalmente volevo vincere io, ma ora è lui il vincitore e quindi “Bravo” (lo pronuncia in italiano).

“Questo torneo è unico: abbiamo giocato come se fossimo una famiglia”

 

Alex Livingston, il terzo classificato, ci ha detto: “ora ho 7 amici in più ed ho Dario che è come mio fratello. Perché la gente ama così tanto giocare con te?

Siamo travolti dalle emozioni. Abbiamo vissuto insieme un’esperienza così intensa, questo non è un torneo normale. Ogni persona che si siede a questo tavolo prova un feeling unico. Solo chi l’ha giocato può capire effettivamente le emozioni che si avvertono. E’ straordinario.

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Negli ultimi 3 giorni abbiamo vissuto questo momento unico come una famiglia e questo, lasciatemelo dire, è veramente bello, perché quando giochi un high roller o super high roller, non c’è questa atmosfera. C’è sempre qualcuno che può “odiarti” e tu ne sei consapevole e non vai a giocare con questo spirito.

“Come Italia-Germania”

 

Cosa pensi del gioco del tuo avversario?

Ha giocato molto bene in heads-up. E’ stata una sfida bellissima (e si riferisce ancora una volta ai tifosi): è stato divertente e per il poker è un’atmosfera unica, positiva. E’ stato come Italia-Germania, sia per il tifo che per tutto il resto. Per il poker è perfetto.

La scorsa estate diversi portali (compresa un’intervista in anteprima di Assopoker, ndr) avevano pubblicato rumors di una tua possibile pausa dal poker giocato per stare di più con la famiglia. Quanto ha influito questo break con i recenti risultati?

E’ stata una cosa positiva per me, fermarmi per un pò di tempo. Il poker è meraviglioso ma se giochi ogni giorno, rischi di perdere molto tempo in real life. Io penso che non bisogna perdersi le cose importanti della vita.

In questo caso, penso di aver raggiunto un equilibrio perfetto perché gioco a poker in occasioni importanti e mi godo la vita.

“Momenti decisivi? No, sono stato card dead tutto il tempo”

 

C’è stato un momento chiave e decisivo nel match?

No. Sinceramente penso che sono stato card dead per tutto il giorno e non ho avuto molte occasioni per fare le mie mosse. In ogni caso ho cercato lo stesso di giocare il mio migliore poker, nonostante questo vortice di emozioni molto forti. Io penso di aver giocato bene ma non in modo perfetto, ovvero come avrei voluto giocare, ma il bilancio è positivo, sono soddisfatto del mio gioco considerando le emozioni.

Le emozioni sono così forti?

Non riesco a trasmetterlo, io non posso trasmettere quello che ho provato, non posso spiegarvelo né in inglese, né in Italiano: le emozioni che provi a questo tavolo sono fortissime, travolgenti.

Puoi vedere qui il video delle interviste:

 

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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