Di lui parlavamo giusto un mese fa, raccontandone la storia di pioniere del poker online, poi diventato gambler professionista a 360°. Adesso ad Erik Sagstrom pare sia tornata la voglia di poker e a Las Vegas se ne sono accorti subito...
Lo svedese ha vinto l'High Roller del WSOP Circuit al Planet Hollywood, per un premio da 65.000$ che ne segna il prepotente ritorno sulle scene. Non immaginate nulla di affollatissimo, perchè l'evento - da 5.300$ di buy-in - ha avuto non più di 26 iscritti. Tuttavia, la modalità con cui è arrivata questa vittoria è quantomeno da raccontare.

"DRITTONE" VINCENTE
Sagstrom era reduce da una sessione-fiume al cash game dalla sera di domenica al primo pomeriggio di lunedì scorso. Finita la sessione, Erik ha visto che stava per partire il day 2 di questo event #36 al WSOP Circuit del Planet. Incurante della notte in bianco, lo scandinavo ha sfruttato l'ultimo istante di late registration disponibile ed è entrato nel torneo praticamente da short stack.
Nonostante ciò, Erik ha iniziato a mettere pressione a tutti vincendo piatti in serie. Così, quando erano rimasti in 5 e con soli 3 posti a premio, eccolo chipleader. Attenzione, non stiamo parlando di avversari morbidi: l'uomo bolla è stato Joseph Cheong e, dopo l'uscita in terza Jayakrishnan Nair, l'ultimo ostacolo si chiamava Joe Kuether. L'americano era il campione in carica, ma nulla ha potuto contro la nuova fame di poker di "Erik123". Dopo 12 ore di day 2, il payout recita infine questo
- Erik Sagstrom - $65,000
- Joe Kuether - $39,000
- Jayakrishnan Nair - $26,000
DAL DIGIUNO DI POKER ALLE SESSIONI FIUME: "SONO UN DEGENERATO, LO SO"
La conferma di questo ritorno di fiamma per il giochino arriva dal diretto interessato, subito dopo la premiazione: "è una bella sensazione: sono sveglio praticamente da 36 ore e ora sono un po' stanco. Ma è un bel modo di finire la giornata, anzi... le giornate".
Erik ribadisce la sua fuga dal poker negli ultimi anni: "Sì, sono stato davvero molto tempo senza giocare. Ero in Svezia, preso da diverse altre cose come il betting, e non avevo giocato quasi per niente a poker negli ultimi 4 anni. O forse sono 3, non ricordo neanche..."
Poi qualcosa è scattato dentro, una sorta di "sacro fuoco" che si è riacceso: "Ero qui negli USA a fare un po' di questo e un po' di quello, e sono finito qui a Vegas. Non avevo intenzione di giocare molto, ma una volta che ci sei dentro, vieni risucchiato. La vita è strana e ora, da buon degenerato quale sono, gioco a poker tutto il tempo!"
11-GAME MIX: IL SUO HABITAT
Sagstrom svela anche qualche dettaglio sulle partite che sta giocando a Vegas: "C'è No Limit Hold'em e Pot Limit Omaha, ci sono gli Stud games, c'è un sacco di roba. In totale ci sono 4 giochi no limit e sette giochi limit. Mi trovo molto bene in queste partite".
Cash game a parte, la novità per uno come lui è tutto questo amore per i tornei. Lui conferma: "Sto giocando un sacco di tornei in tutti gli USA. Ho giocato al Bike (Los Angeles, ndr) qualche giorno fa e adesso eccomi qui. Credo che da qui in avanti viaggerò tanto e giocherò un sacco di tornei." Il mondo del poker è avvisato.