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Cinque errori da principianti ai tavoli da poker, con Kara Scott ambassador 888poker

Errare, lo sappiamo, è umano. Nel momento in cui facciamo qualcosa, è inevitabile lasciare per strada qualche errore.

Il problema reale si pone quando nell’erorre si persevera e, seguendo l’adagio popolare, dalla sfera dell’umano si passa a quella del diabolico.

Succede in ogni campo dello scibile umano, figurarsi se il poker poteva rappresentare una eccezione. Per evitare che i giocatori alle prime armi perseverino negli errori inevitabili per i novizi, ecco i consigli della 888 (poker) ambassador Kara Scott.

Non rischiare troppo

Per iniziare, Scott consiglia di evitare rischi inutili, in particolare per quanto riguarda il capitale a disposizione del gioco.

L’888poker ambassador sottolinea come un torneo può finire anche nel giro di poche mani ed è quindi controproducente investire in una singola partita una parte consistente del bankroll.

“Non è facile venire eliminati da un torneo nei primi livelli ma succede. Anche a me, un po’ come a tutti, è successo diverse volte. Se giochi per divertirti, quindi, investi il capitale che puoi perdere senza problemi. Ricorda sempre che anche se il tuo programma è sedere al tavolo e giocare più a lungo possibile, le carte possono avere progetti diversi. Inoltre è difficile esprimere il miglior gioco se tutte le attenzioni sono rivolte all’andare a premio per riprendere i soldi del buy-in”.

Osserva

Scott prosegue dicendo che tanti novizi mentre sono al tavolo da poker non si curano di osservare cosa fanno gli altri. Errore da penna rossa cerchiata.

“Al tavolo ci sono tante informazioni che puoi cogliere se non ti distrai a parlare con gli altri o a guardare Netflix o a scrollare Twitter di continuo. Non dico di non rivolgere parola a nessuno, ma specialmente se sei agli inizi fare attenzione a quello che succede al tavolo ti pagherà i suoi dividendi.”

Per Scott ci si può aiutare a prestare attenzione a cosa succede al tavolo con un gioco:

“Alla prima pausa di giornata cerca di ricordare almeno una cosa di ogni avversario al tavolo e una mano che ha giocato. Creati dei profili degli avversari, chi aggredisce, chi chiama troppo, chi piazza slowplay. Queste informazioni ti torneranno utili.”

Arriva preparato

Scott sottolinea l’importanza di avere tutto l’occorrente per passare una giornata al tavolo da poker che si spera essere il più lunga possibile.

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“Per iniziare devi pensare all’abbigliamento. Ci sono casinò in cui la temperatura cambia di diversi gradi da un angolo all’altro della stessa sala. Porta anche dell’acqua  e degli snack. Durante le pause si possono formare delle file davvero lunghe e avere un po’ di scorte può evitare di perdere l’intero break. Porta anche una batteria extra per il telefono.”

Tieni sotto controllo la stanchezza

Per Scott questo è l’errore da principiante che le è costato più soldi. Dopo ore e ore passate ai tavoli, la stanchezza può giocare brutti scherzi, in particolare modo se si sono fissati degli obiettivi.

“Nel poker non puoi forzare le cose, puoi anche fissare degli obiettivi di arrivare a metà o a fine day con un dato stack, ma cercare di raggiungere quell’obiettivo a tutti i costi non sarà mai una buona strategia. Se di solito arrivi stanco alle ultime battute di giornata, imponiti di giocare solo le mani che devono essere giocate, senza seguire gli obiettivi di chips che ti sei posto: pensa solo che da lì a poco metterai il tuo stack nella busta domani tornerai per un’altra giornata di gioco.”

Non fidarti dei luoghi comuni

Per finire, Scott mette in guardia dalle idee preconcette ai tavoli verdi.

“Se al tavolo hai un ragazzo con felpa con cappuccio non è detto che giocherà meglio dell’altro avversario più attempato. Nel poker si è venuto a creare uno stereotipo sui giovani fenomeni ma non può essere vero che chiunque veste come un professionista giochi come un professionista. Di un avversario è importante vedere come gioca, non come veste”.

Anche perché il tempo passa, i guardaroba cambiano nel tempo ma le skill restano.

“Chi era un giovane fenomeno 15 anni fa oggi può avere i capelli bianchi, ma non ha perso il suo talento e anzi adesso ha 15 anni di esperienza in più. Metti alla prova i tuoi stereotipi e guarda come giocano gli avversari… Se adottano delle size rivedibili ad esempio capirai molto più della loro abilità di quanto non potresti fare basandoti su come vestono.”

Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico mi sono appassionato al poker e dal 2012 è diventato il mio pane quotidiano. Intanto ho scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco.
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