Gus Hansen non è mai stato interessato a giocare un numero impressionante di tornei alle World Series Of Poker, ma quest'anno il danese deve ancora fare il suo debutto al Rio, nonostante sia arrivato a Las Vegas da ormai un paio di settimane.
Hansen del resto è una persona che sa come divertirsi, affascinato com'è dalle donne e da tutto quello che significhi vivere negli agi, ed in questo senso a Sin City per definizione le opzioni non mancano, specie per chi come lui il conto non rappresenti mai un problema.
Morale della favola, Gus al tavolo verde non lo hanno ancora visto, sebbene potrebbe aver preso parte in silenzio ad uno dei molti tavoli di cash game high stakes che attualmente di certo non mancano, al contrario di quanto molti professionisti lamentano in altri periodi dell'anno: "E' da due settimane che sono a Las Vegas e tutto quello che ho fatto è stato festeggiare con gli amici - ha scritto lui stesso su Twitter - sabato prenderò parte al mio primo torneo, l'evento 6-max da 10.000 dollari". Ma indovinate un po'?

Al torneo che vede ancora in piena lotta Dario Sammartino per il tavolo finale Gus Hansen non ha mai preso parte. Stavolta a tenerlo lontano dall'azione non è stata qualche partita privata o il classico petroliere che ti tira giù dal letto alle quattro del mattino perché ha tanta voglia di giocare a backgammon, ma una più banale festa in piscina, a cui naturalmente non ha saputo dire di no.
L'appuntamento è stato insomma rimandato ancora una volta, posticipato all'evento numero 35, il torneo da 5.000 $ di No Limit Hold'em 8-max che prenderà il via proprio stanotte: sarà la volta buona?
Se dovesse disertare ancora una volta, difficilmente vorrà in ogni caso fare a meno del torneo di No Limit Hold'em heads-up da 10.000 dollari che comincerà giovedì: iscriversi a questo evento è infatti roba da elite, molti fra i migliori al mondo saranno presenti e questo significa che anche "the great dane" vorrà assolutamente essere presente, motivato sia dal prestigio che dal payout tutt'altro che trascurabile.
Lo scorso anno il pro di Full Tilt Poker ottenne solo un singolo in the money, nel torneo di H.O.R.S.E. da 5.000 $, mentre nel 2012 andò in bianco. Tuttavia, proprio il testa a testa gli ha consegnato il suo risultato migliore a Las Vegas, quando arrivò terzo nell'evento heads-up da 25.000 dollari.
Dall'altra parte dell'oceano un braccialetto lo ha già vinto, ma negli Stati Uniti da questo punto di vista è ancora all'asciutto: fare spazio nella sua già nutrita bacheca di sicuro non gli dispiacerebbe, ma la sensazione è che anche se non dovesse accadere tutto potrà perdere tranne che il sonno...