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Hansen vs Cantu: la mano delle polemiche al Championship

Forti polemiche al WSOP 50.000$ Poker Player Championship tra Gus Hansen e Brandon Cantu. Il giocatore danese ha dato del “pazzo” al collega statunitense a seguito di una mano destinata a far discutere.

gus-hansenHansen ha subito un clamoroso scoppio ed ha visto compromettere le sue possibilità di vittoria. Pochi livelli dopo uscirà dal torneo, oramai rimasto short stack.  Siamo durante la sessione di No Limit Hold'em. Brandon Cantù apre con un raise: Gus e un altro player chiamano. Sul flop k 6 4 Hansen betta, l'altro giocatore folda e Cantu rilancia fino a 18.000. A questo punto Hansen spinge sull'acceleratore fino a 45.000, Brandon spara tutto il suo arsenale al centro del tavolo per circa 105.000, puntando sulla fold equity dell’avversario. 

Hansen esclama: "ho un vago ricordo che sei matto". Le espressioni di Gus al tavolo sono eloquenti, sembra molto dubbioso, ma alla fine propende per il call. Showdown:

Brandon Cantu: 7 4
Gus Hansen: k 10

Il player scandinavo High Stakes è avanti ma ancora per poco: al turn 7 una brutta sorpresa per lui. Il river 8 non sposta gli equilibri e Cantù raddoppia. 

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Hansen passerà da 230.000 a 80.000, compromettendo la sua corsa al braccialetto.  Non la prende bene e rivolgendosi al dealer commenta: "è un pazzo".

Brandon Cantu cerca di difendersi e ai microfoni di CardPlayer spiega la sua scelta: "Bisogna vedere contro chi stavo giocando e Gus Hansen è il giocatore più aggressivo della storia del poker e in quello spot lo posso mettere su un'ampia gamma di mani. Si hanno due soluzioni e in quel momento ero sulla strada sbagliata. Certo, K-10 non può essere foldato ma lo facevo con una mano più debole".

Durante la pausa Hansen taglia corto: "Sono soddisfatto per come ho giocato. Meno per il risultato".

Al momento Brandon è 27esimo con uno stack di 286.000 chips. Tra i giocatori presenti c'è chi ha commentato l'episodio in modo laconico: "per fortuna che Cantù è ancora al tavolo"… ma ne siamo proprio sicuri?

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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