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Daniel Holzner

Lo hero-call da applausi di Daniel Holzner 16 left al Main Event WSOP

Nel percorso che lo ha portato a essere l’unico italiano al day 8 del Main Event WSOP, dei tre in partenza al day 7, Daniel Holzner ha piazzato un hero call da applausi.

Quando il torneo era a 16 left l’altoatesino ha trovato la forza di chiamare la bet river dell’avversario con re-alta. Scoperte le carte, la decisione si è rivelata corretta.

La mano

Da poco il Main Event WSOP ha registrato l’eliminazione del russo Andrey Pateychuk in 17° posizione, day 7 all’ultimo livello di giornata su blinds 300k-600k con bb ante.

Da middle position, con meno di 20bb di stack, Holzner apre 1.2M ricevendo il call dell’indiano Anirban Das da big blind.

Su flop 5 Q 6 Holzner prosegue 700k, Das check-chiama.

Sul 3 turn i due giocatori vanno in doppio check al river 5 , su cui Das leada 1.65M.

Dopo una tankata di un paio di minuti Holzner decide di chiamare con K J !

L’indiano gira K 4 e l’azzurro sale a 15 milioni di stack, pari a 25bb.

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Le odds del call

Al river Holzner deve decidere se mettere 1.65M per un piatto che in quel momento ammonta a 6.35M.

Con la formula delle pot odds possiamo vedere che il punto di break-even del call è al (1.65/[1.65+6.35])=0,20=20%.

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In pratica Holzner deve essere buono più spesso di una volta su cinque affinché il suo call presenti una attesa di vincita positiva sul lungo periodo. Questo per quanto concerne l’aspettativa di vincita in chips nuda e cruda.

16 left al torneo più importante dell’anno ci sono considerazioni di ICM da fare: visto che ogni azione ha una valore monetario che può essere anche molto pesante, il break even point del call deve essere ritoccato di qualche punto percentuale più in alto rispetto a quello in chips.

History, tell?

Non conosciamo le ragioni che hanno portato Daniel al call: quando lo abbiamo sentito al termine del day 7, vista l’ora di Las Vegas e il day 8 in arrivo, abbiamo evitato di dilungarci.

Di sicuro Das è stato protagonista di un continuo saliscendi nel corso di tutta la giornata e c’è la possibilità che il call dell’altoatesino sia stato dettato da history, per quanto il giocatore indiano abbia sempre mostrato mani più o meno legittime, almeno stando a quelle riportate nel blog ufficiale del torneo.

In realtà c’è anche la possibilità che la history riguardasse la size della puntata, come pure c’è la possibilità che, nei due minuti passati da Holzner in the tank prima di decidere di chiamare al river, l’azzurro abbia carpito qualche tell dall’avversario.

Di sicuro, visto il momento del torneo più importante del Mondo e la percentuale di stack investita, non possiamo che rivolgere idealmente a Daniel un pugnetto accompagnato da un ‘very nice hand’!

Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico mi sono appassionato al poker e dal 2012 è diventato il mio pane quotidiano. Intanto ho scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco.
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