Poker liveIn questo clamoroso rigurgito di passione verso una disciplina come il poker, tornata in grande stile dopo la chiusura della pandemia, non sono pochi i ritorni al passato proposti da questa o quell’altra room, anche per quanto riguarda format televisivi e/o streaming, che spopolarono subito dopo l’effetto Moneymaker del 2003.
Uno di questi è certamente il Big Game, fortunata serie andata in onda tra il 2010 e il 2011, che vide protagonisti alcuni dei giocatori usciti dalle qualificazioni online giocate su 
, i cosiddetti “Loose Cannon“, che sfidavano i campioni dell’epoca in una sessione di cash game live.
Nei giorni scorsi vi abbiamo dato notizia del ritorno in pompa magna del Big Game le cui prime selezioni sono state fatte il 6 e il 7 di novembre da Joe Stapleton e James Hartigan, all’indomani dei satelliti organizzati durante il NAPT che si sta giocando a Las Vegas proprio in questi giorni.
Presenze eccellenti
Tra i giocatori che invece parteciperanno sicuramente a questa nuova edizione del Big Game, c’è Lex Veldhuis, il Team PRO PokerStars, uno dei migliori commentatori sui social delle proprie sessioni online, pronto a sfidare i suoi colleghi anche ad un tavolo live.
Nei giorni scorsi è uscita una sua intervista su Poker.org, pubblicata da Mo Afdhal, nella quale si parla di Big Game, ma non solo.
Veldhuis si dice pronto a partecipare a questa nuova tornata di sessioni cash game per sfidare professionisti e giocatori occasionali, dicendosi maturato rispetto a qualche anno fa, anche in virtù del fatto che anche il gioco è, contestualmente, maturato.
Il miglioramento del gioco da parte del giocatore olandese, è dovuto, sempre secondo le sue parole, all’utilizzo di BBZ, che lo ha fatto migliorare più negli ultimi due anni del suo uso, che nei restanti 15 di carriera.
“Voglio divertirmi“, ha continuato Veldhuis, “ho già giocato il Big Games ed è stata una delle esperienze più divertenti, oltre che formative, che io abba mai affrontato in passato e appena le cose si sono messe a posto e la mia partecipazione è diventata ufficiale, ho chiamato mia moglie e le ho detto che non vedo l’ora di giocare e combattere per ogni f****** pot”.
Consigli ai Loose Cannon
Per quanto riguarda i Loose Cannon, Veldhuis esordisce con un detto olandese, che fa più o meno così: “Non puoi guardare nel portafoglio di nessuno”.
“Ciò significa fondamentalmente due cose“. Continua Veldhuis. “La prima è che non conosci le disponibilità prettamente economiche di nessuno, per cui, anche se generalmente un loose cannon si presenterà con l’intenzione di giocare per lo più mani di valore, non è detto che al 100% sarà così. La seconda fa capo a una questione un pochino più ampia, e cioè che nessuno è uguale a un altro e ciò, se non si presta la massima attenzione, può creare di problemi“.
“Infine“, conclude il PokerStars Team PRO, “il vantaggio che un giocatore professionista può avere su questi giocatori è che se i loose cannon dovessero rimanere sulla linea di galleggiamento poco prima del rush finale delle ultime 20/30 mani, tutti noi un po’ più esperti sappiamo bene che questi ragazzi apriranno i loro range per provare a superare quella stessa linea e ottenere profit, tanto non hanno nulla da perdere, ed è in quel momento che dovrebbero uscire le nostre, almeno supposte, skill.
Questo è ovviamente un consiglio anche per loro: ad un certo punto, devi andare a caccia del tesoro. Non puoi pensare a questa sessione con un buy-in da $ 50k. Devi guardarlo come un freeroll per vincere soldi, e per questo motivo sei decisamente avvantaggiato rispetto a chi si porta i soldi da casa“.
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Foto in Homepage: Lex Veldhuis Courtesy Eloy Cabacas & PokerStars
