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Main Event WSOP: all-in e drawing dead sul turn, ma il mazzo è fallato e la mano viene annullata!

Le WSOP 2018 stanno regalando una quantità mai vista di episodi controversi e singolari. Dal caso del player italo-rumeno squalificato a vita dopo un insulto razzista a Maurice Hawins a Jason Mercier che si fa “mangiare” lo stack dai blinds per partecipare a una partita high stakes del Bellagio, fino a Phil Hellmuth che straparla a mano in corso e contribuisce all’eliminazione di un avversario.

Gli ultimi due episodi sono avvenuti nel Main Event WSOP 2018 ma nel torneo più ricco dell’anno è successo qualcosa di ancora più incredibile: un giocatore ormai drawing dead è riuscito clamorosamente a scampare all’eliminazione grazie a un problema nel mazzo. A riportare il fatto è Jeremy Dresch, professionista americano che ha assistito a tutto proprio al suo tavolo. Dresch non ha voluto fare i nomi coinvolti, ma non è necessario saperli per comprendere l’assurdità della situazione che si è venuta a creare.

Una mano come tante al Main Event WSOP

Siamo al Day 1 del Main Event WSOP. Al tavolo di Dresch c’è il fold generale fino ai blinds, quando il giocatore sullo small blind apre a 2.500 su blinds 400-800. Sul big blind c’è un giocatore che spilla le carte, ci pensa per qualche secondo e dichiara l’all-in per 13.000. Lo small blind ci pensa a sua volta e poi chiama.

Allo showdown, il big blind (che rischia l’eliminazione) mostra K-Q e lo small blind A-2. Il flop è praticamente una sentenza: A-2-7. La doppia coppia dello small blind lascia pochissime speranze al big blind. Il turn è decisivo: un altro due per un fullhouse che K-Q non può più battere in alcun modo.

Fino a questo punto si tratta di una mano come tante altre. Ed è qui che succede l’imprevedibile.

Il mazzo è “fallato”

Mentre il giocatore sul big blind si alza, saluta tutti e si allontana dal tavolo, il dealer fa per girare l’ininfluente river. Brucia la prima carta e a questo punto si scopre che la carta successiva è esposta. Si tratta di un Jack di quadri visibile a tutti.

Niente di grave: il dealer mostra il Jack scoperto ai giocatori presenti e lo appoggia esposto sul tavolo. Nel farlo, però, scopre che anche le due carte successive sono esposte, ovvero girate verso l’alto. Le altre, invece, sono girate nel senso giusto, con il dorso rivolto verso l’alto e quindi impossibili da identificare.

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Nel mazzo, tre carte erano “face-up” senza una valida motivazione. Il dealer chiama subito il floorman.

Mano annullata, il giocatore drawing dead non è eliminato

Stando a quanto riportato da Dresch, il floorman ha immediatamente detto a un collega di inseguire il giocatore eliminato, ormai lontano dal tavolo e forse persino fuori dalla sala. Nel frattempo si è fatto spiegare l’accaduto nel dettaglio, ha analizzato le carte e alla fine non ha potuto fare altro che dichiarare il mazzo “fouled”, ovvero “fallato”. Non è chiaro il motivo per cui tre carte erano girate al contrario, ma di fronte a un “fouled deck” si può fare solo una cosa: rigiocare la mano.

Gli stack sono stati ridistribuiti e la mano precedente cancellata. Il giocatore che era drawing dead sul turn ha quindi avuto la possibilità di salvarsi dall’eliminazione nonostante fosse allo 0% di possibilità di vittoria o split. Come se non bastasse, una volta tornato al tavolo ha messo da parte lo stupore e ha subito trovato il double-up… proprio contro il giocatore che lo aveva “eliminato” in precedenza!

Alla fine nessuno dei due è riuscito a sopravvivere alla giornata. Dresch ha voluto sottolineare un aspetto: “Il giocatore sullo small blind, che teoricamente aveva eliminato l’avversario e dopo ha perso gran parte dello stack contro di lui, si è comportato da vero signore. Nessuna lamentela, nessuna scenata. Non è una decisione facile da digerire ma l’ha accettata come un campione”.

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