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Michael Graydon in una foto pubblicata su Twitter dopo l'ultima risonanza magnetica)

Michael Graydon, ovvero quando il mondo del poker mostra il suo lato migliore

La storia più bella dell'anno arriva dagli Stati Uniti, precisamente dall'Alabama. Lì vive Michael Graydon, giocatore a cui è stato diagnosticato un male incurabile. Su Twitter ha espresso il desiderio di vendere il 70% di quote per partecipare al WSOP Main Event, ma la risposta del mondo del poker è stata di quelle indimenticabili.

Michael Graydon: il suo straziante appello su Twitter

Nella mattinata di ieri Michael Graydon ha pubblicato il seguente post su Twitter

Per chi non masticasse l'inglese, Michael annuncia che a marzo gli è stato diagnosticato un tumore al cervello in stato terminale. "A causa della sua collocazione non c'è nulla che si possa fare da un punto di vista medico", dice Graydon che poi aggiunge quello che non può che essere considerato come un ultimo, straziante, desiderio: giocare il Main Event WSOP. "Quest'anno voglio giocare il WSOP Main Event ma mi serve il vostro aiuto. Venderò il 70% delle quote, senza alcun markup. Per favore contattatemi in privato se interessati."

La super reazione del mondo del poker

La reazione del mondo del poker è stata di quelle incredibili. Non solo la richiesta di Michael è andata esaurita in neanche due ore, ma addirittura due giocatori professionisti - MJ Gonzales e Jonathan Depa, si sono offerti di pagare interamente il Main Event a Michael, che potrà tenere per sé il 100% della eventuale vincita.

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Un gesto davvero bello da parte dei due giocatori, ma l'affetto e il supporto del mondo del poker per questo sfortunato uomo - marito e padre di due figlie - non si è fermato qui.

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  • Maria Ho si è offerta di pagargli il volo.
  • Bill Perkins ha offerto a Graydon un 5% extra sul buy-in "per i social"
  • Phil Hellmuth, Noah Schwartz e altri top player organizzeranno una cena e altri eventi con lui
  • Phil Galfond e la sua scuola Run It Once si sono offerti di coachare gratuitamente Graydon, in modo che arrivi più preparato possibile all'appuntamento

Queste sono solo alcune delle attestazioni di affetto e di aiuto concreto, o perlomeno dell'unico aiuto possibile per una persona in queste condizioni di salute, da parte del mondo del poker.

Graydon, la solidarietà, la retorica e la vita

Personalmente non vedo l'ora di seguire l'andamento di Michael Graydon nel WSOP Main Event, che inizierà il 4 per terminare il 17 novembre prossimo. So che è difficile tenere fuori la retorica da situazioni di questo genere, soprattutto quando riguardano un mondo come quello del gioco che dai media è dipinto (molto spesso a torto, a volte a ragione) come malsano e popolato da brutte persone. Dunque si potrebbe essere tentati di cogliere l'occasione per dipingerlo come una sorta di nuovo Eden, ma non ci cascherò.

Semplicemente, storie come quella di Michael Graydon e della spontanea quanto immediata reazione di supporto da parte del popolo dei pokeristi (siano essi supercampioni o semplici appassionati non cambia nulla) regalano piccole finestre di aria pura, di empatia e di fiducia nell'umanità. Non ci aspettiamo miracoli, ma solo che Graydon si goda al massimo questo ultimo showdown.

Forza Michael, vai e spacca culi.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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