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Mike McDonald: ‘Phil Ivey che vince il Main Event lo banco 50 ad 1’

Adesso che è chipleader, quali sono le chances di Phil Ivey vincere il Main Event WSOP? Difficile stabilirlo, ma Mike McDonald ha provato ad azzardare un prezzo, offrendo a Dan Smith una quota di 50 ad 1 nel caso in cui intenda scommettere sul successo dello statunitense.

E’ stato proprio “kingdan” a sollecitare “Timex” ad offrirgli una quota, e lui non si è fatto pregare, rispondendogli su Twitter a stretto giro. Ancora nessuna scommessa è stata piazzata, ma non sarebbe la prima volta che McDonald fa da banco: è accaduto proprio poco tempo fa, e sempre per quanto riguarda il Tiger Woods del poker.

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Infatti, quando Ivey e Negreanu hanno scommesso che avrebbero vinto un braccialetto alla pari, in molti si sono affrettati a scommetterci contro: non McDonald, che anzi ha raccolto le puntate di chi intendeva bettare contro la coppia. Non stiamo parlando di cifre enormi, ma di quanto basta per sorridere dopo che Ivey ha portato a casa la pagnotta, sotto forma del decimo sigillo WSOP in carriera.

Curiosamente, proprio nel corso della giornata che lo avrebbe incoronato chipleader, Phil Ivey ha cercato di scommettere 50.000 $ contro se stesso, senza tuttavia riuscirci. Tutto è cominciato quando Jared Bleznick, passando vicino allo statunitense che aveva circa mezzo milione in fiches, gli ha gridato: “Stai alla pari per raggiungere il tavolo finale”, alludendo così al fatto che avesse il 50% di probabilità di riuscirci.

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Ivey per tutta risposta, come riportato dallo staff di PokerNews.com, ha replicato: “Sei un pazzo! Sai che ti dico, voglio scommettere contro di me, 50.000 dollari!”. La quota sarebbe stata appunto alla pari, ovvero a 2.00. Per Phil si sarebbe trattato di un colpo da maestro formidabile, una sorta di “assicurazione sulla vita torneistica” che (niente affatto sorprendentemente) Bleznick non ha accettato.

In questo caso, invece, la situazione è rovesciata: McDonald sembrerebbe disposto a bancare la scommessa, sebbene non abbia indicato limiti massimi, e sta quindi adesso a Dan Smith decidere se credere nel sogno proibito che Ivey coltiva da anni oppure no.

Di strada da fare da qui al tavolo finale ce n’è ancora parecchia, ma è chiaro che più il field si restringe più la quota di Ivey rischia di ridimensionarsi: né Smith né McDonald sono propriamente dei tipi sfortunati, e quindi l’affare potrebbe davvero concludersi.

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