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Mirko Mostaccio

Mirko Mostaccio, ritorno trionfale dopo anni di stop: “grazie a Domenlan e… mio padre”

Da qualche giorno ha messo a segno il colpo della vita, nel poker live. Approfittiamo allora del riposo domenicale per conoscere meglio il vincitore del Malta Poker Festival, Mirko Mostaccio.

Mirko Mostaccio, scusate il ritardo: torna e vince dopo 6 anni senza poker

Chi avesse già curiosato su Hendon Mob, avrà visto che il successo nel torneo maltese è l’unico registrato a suo nome, ma Mirko fuga già ogni dubbio sul fatto che si possa trattare di un giocatore alle prime armi. “Sicuramente ci sarà qualche errore perché live gioco da molto tempo e qualche piazzamento l’avevo realizzato”.

Parliamo infatti di un giovane ma non giovanissimo. Mirko Mostaccio ha 33 anni e viene da Messina, patria di diversi altri giocatori forti, da Eros Nastasi a Domenico Lando. E proprio “domenlan” è una presenza fondamentale, nel percorso effettuato fin qui da Mirko nel mondo del poker, ma lo scopriremo più avanti.

Da torneista a imprenditore e papà

“Gioco da circa 14 anni, quasi sempre mi sono focalizzato sugli MTT perché il cash non è tanto nelle mie corde. Diversi anni fa centrai qualche bel risultato online”, dice Mostaccio anche se preferisce non citare nick e piattaforme. Ciò che conta è un’altra cosa, ben più importante: “Circa 6 anni fa avevo smesso di giocare, poiché avevo reinvestito i guadagni del poker in una attività commerciale nella mia zona”.

Il poker, però, non è mai pienamente sparito dai radar della vita di Mirko Mostaccio, anche perché le priorità cambiano in corrispondenza di eventi fondamentali, come ad esempio quello di diventare padre.

Un “angelo custode” a Malta

E a proposito di padri, c’è un altro evento che ha segnato la vita di Mirko, stavolta non certo lieto. “Poco più di un anno fa persi mio padre per colpa di una malattia. Eravamo molto legati, lui era un grande giocatore di poker a 5 carte e mi aveva sempre seguito, nel mio percorso a Texas Hold’em. Anzi, quando andavo a fare qualche trasferta spesso mi chiedeva se vendessi quote…”

Dunque questa spettacolare vincita ha già una dedica speciale? Sì, e anche qualcosa in più. “Non sono uno che crede tanto in queste cose, ma in qualche modo ho avvertito la presenza di mio padre durante il torneo, forse magari solo per darmi tranquillità ma l’ho sentito.”

Mirko Mostaccio e il ritorno al poker

Ci siamo persi però un pezzo, ovvero cosa ha spinto Mirko Mostaccio a riprendere con il giochino, dopo avere mollato per così tanto tempo. L’estate scorsa era un periodo di allentamento con il lavoro, così mi rimisi a giochicchiare online, anche se senza fare follie e sempre investendo una parte contenuta di bankroll.”

Le cose andarono subito per il meglio e… “Prima vinci 4k, poi altri 2 e poi ancora altri 4, è normale che ti torni anche la voglia di misurarti live. Pertanto era in programma di andare al Battle Of Malta, ma un problema familiare dell’ultimo momento mi aveva costretto ad annullare la trasferta. 20 giorni dopo mi arriva questo messaggio di Eros (Nastasi, ndr) che mi chiede se volessi farmi sto Malta Poker Festival, così mi metto d’accordo con la mia compagna e parto.”

Il resto è storia, come si dice. Ma come è stato l’impatto nel ritorno al tavolo? “Da quando avevo deciso di tornare a giocare live, mi ero messo a guardare un sacco di tavoli finali televisivi. Ho guardato tutto l’EPT di Barcellona e il final table di Bendinelli, ma anche il Battle e molte altre cose. Mi serviva perché avevo bisogno di capire come fossero cambiate le dinamiche anche live, in tutto questo tempo.”

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E a Malta, come è andata? “Già al primo giorno ho trovato tavoli belli allegri, nel primo avevo Yoh Viral, Luigi D’alterio e un altro ragazzo sardo bravo. Però alla fine non ho avuto problemi di ri-adattamento e le cose sono andate bene.

Rimasti in due, con Thomas (l’avversario in heads up, ndr) ci siamo accordati per un deal, 113k io e 97k lui, lasciando 24k insieme al primo posto. Ah, con il primo c’era anche in palio un bel pacchetto WPT per Las Vegas.”

Dicembre a Las Vegas!

Tutto fa brodo, come si dice. Ma di che pacchetto si tratta? “Non so di preciso che torneo sia, ma so che sarà a dicembre a Las Vegas. Il torneo sarà da 1.100$ con 2 milioni garantiti all’interno di un festival WPT. Il pacchetto poi comprende viaggio e accomodation, per un valore di 5mila euro circa. Mi sto organizzando per la partenza”.

I modelli, da Candio a Domenlan

Ma quali sono i modelli pokeristici per un 33enne che gioca e segue il poker da quasi 15? “Posso dirti che, anche se pokeristicamente non l’ho mai considerato un top, ho sempre considerato Filippo Candio una sorta di mito. Lo show che mise su nel 2010 fu qualcosa di epico, e grazie a lui capii che avrei potuto farcela anche io.”

La figura però più importante di tutte, nel percorso di crescita come giocatore di Mirko Mostaccio, è Domenico Lando. “Con Domenico ci conosciamo da prima del poker, è un’amicizia antica e che poi ha trovato nuova linfa anche nel giochino. Tantissime volte sono andato a giocare a casa sua e posso dire senza esitazioni che la sua presenza è stata cruciale per me.”

Non è un caso che tanti top player considerino Domenico Lando tra i più preparati in assoluto nello studio in profondità degli MTT online, dunque le parole di Mirko non sorprendono. “Domenico non è mai stato tecnicamente il mio coach, perché non mi ha mai chiesto un euro in realtà. Però i suoi consigli, che non mi ha fatto mai mancare su spot nei quali avevo qualche dubbio, sono stati una delle ragioni principali per cui sono cresciuto come giocatore.”

Mirko e il futuro

Cosa cambia questo successo, per Mirko Mostaccio? Tanto, ma non tantissimo. “Sicuramente l’anno prossimo cercherò di tornare al live con più frequenza, anche grazie a questa vincita che ovviamente dà tranquillità. Però non aspettatevi di vedermi a EPT o superiori, perché da ragazzo le mie cazzate le ho fatte e ora so bene come va amministrato un bankroll. Dunque sicuramente giocherò molto fino ai 1.000€, livello in cui credo di poter sempre dire la mia. E non parlo solo tecnicamente, ma anche di serenità nel giocare che è altrettanto importante”.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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