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November 9: Lacay e le strategie degli altri coach

ludovic-lacayE’ iniziato il conto alla rovescia per il final table del Main Event WSOP e i November Nine sono pronti a mettere in pratica tutti gli insegnamenti e le informazioni che hanno appreso in questi tre mesi di lunga attesa.

Sono trapelate le prime indiscrezioni su alcuni coach che hanno aiutato i magnifici nove finalisti a prepararsi all’evento della vita. La figura dell’allenatore sta diventando sempre più diffusa tra i November Nine. Sono ancora nitide le immagini dell’anno scorso di Jesse Sylvia che abbraccia nel suo angolo “tecnico” Vanessa Selbst, nelle vesti di allenatrice personale.

Il binomio Sylvia-Selbst l’anno scorso ha fatto molto discutere: il runner-up del Main WSOP 2012 ha adottato una strategia ad hoc per il final table, facendo molti limp nella fase calda e per questo motivo è stato bersagliato da critiche anche feroci.

Proprio Jesse Sylvia in questi mesi ha fatto parte del team di Jay Farber, l’unico dilettante al tavolo. Il Pr delle disco più cool di Vegas, ha avuto bisogno di un supporto tecnico e si è affidato non solo ai consigli di Sylvia ma soprattutto alle indicazioni tecniche di un altro ex November Nine: Ben Lamb, giocatore dell’anno WSOP nel 2011.

In questa lunga vigilia, è curioso capire i livello di pensiero dei vari coach, in particolare in merito alle strategie che saranno seguite dagli avversari, calcolando anche i possibili consigli degli altri allenatori.

Il fortissimo torneista francese Ludovic Lacay, insieme al compagno del team Xinamax David Kitai, è volato a Las Vegas con il November Nine francese, Sylvain Loosli. heinz-lamb

Il biondo vincitore dell’EPT di Sanremo, ha cercato di leggere in anticipo le mosse del suo “collega”: “Farber è allenato da Ben Lamb. Da nostre informazioni, sappiamo che il pro americano ha riscontrato parecchie difficoltà con lui. Magari sono voci diffuse ad arte, non possiamo saperlo. Se fossi il coach di Farber non gli consiglierei mai di rivoluzionare il suo gioco, né gli insegnerei il post flop in un arco di tempo così breve. Gli direi di giocare tight e di aspettare, prima di iniziare ad aprire il suo range”.

“Tutti i suoi avversari, molto più esperti, cercheranno di portarlo al flop molto probabilmente. Se dovesse diventare short stack mi aspetto degli errori da parte sua. Potrebbe diventare il bersaglio del tavolo, con gli altri pro disposti a fare fortuna a sue spese”.

Chi può vantare amicizie “altolocate” è il canadese  Marc-Etienne McLaughlin, legato all’ex campione del mondo Duhamel. Ma il ragazzo originario del Quebec ha rivelato: “Jonathan si è limitato solo ad un supporto psicologico, nessun tipo di consiglio. Mi ha detto che ho esperienza sufficiente per affrontare il tavolo finale”. E se lo dice un campione come Duhamel c’è da fidarsi.

Nella notte tra il 4 e il 5 Novembre inizia il final table: seguilo sul nostro blog live!

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