Giusto un paio di giorni fa, vi davamo notizia della cancellazione dei November Nine: alle WSOP 2017, il Main Event tornerà alle origini, con il final table che si disputerà a luglio e non più dopo quattro mesi di pausa.
Volente o nolente, il formato dei November Nine aveva rivoluzionato il modo di fruire il poker live per quanto concerne la spettacolarizzazione, creando una sensazione di attesa che se inizialmente aveva fatto storcere il naso a qualcuno, ben presto aveva convinto la maggior parte di giocatori e critica.
No more November Nine: che ne pensano i pro?
Tempo di digerire la notizia, e le personalità più di spicco nel panorama pokeristico mondiale hanno cominciato a commentare. A partire da Mike Sexton, storico commentatore/giocatore del WPT, che ha scritto: “Giù il cappello a WSOP, ESPN e Poker Central per aver rivitalizzato il coverage delle World Series e per aver cancellato i November Nine”.
Anche Phil Hellmuth ha mostrato tutto il suo entusiasmo: “Wow! Coverage live del Main Event WSOP su ESPN per dodici giorni! Questa è una grossa notizia per il mondo del poker”. Daniel Negreanu, invece, ha lanciato l’hashtag #goodforpoker (cioè #beneperilpoker) su Twitter.
Se per Jay Farber si tratta della “fine di un’era” (non necessariamente con accezione negativa), per Max Steinberg è una “decisione fantastica”. Positiva anche la reazione di Kara Scott, commentatrice delle WSOP per ESPN: “Notizia entusiasmante. Potremo seguire con immediatezza le WSOP e col supporto di ESPN e Poker Central? Non vedo l’ora”.
Ironia e consigli
C’è chi invece ha scelto l’ironia per commentare la sparizione dei November Nine, come ad esempio Jamie Kerstetter. La giocatrice americana ha twittato: “Aiuto. Il mio sogno di ‘sculare’ i November Nine e poi imparare a giocare a poker è morto”.
Ryan Riess, invece, pur apprezzando la scelta di tornare al passato, ha un consiglio da dare al management delle World Series of Poker: “In generale è una buona idea, ma avrebbero potuto lasciare qualche giorno di pausa in più prima del tavolo finale, per mantenere una sorta di November Nine”.
L’unico a palesare un po’ di tristezza, pur non disdegnando il cambio, è stato Shaun Deeb: “Niente più November Nine. È stato molto divertente fare coaching in questi anni, ma penso che questo formato sia migliore”.
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